giovedì, luglio 19, 2012

QA social

[IT part 1] Una comunità, un wiki o un social che cos'è Quora  ? Sto pensando all'esperienza che provo su Quora,  (http://www.quora.com/) forse dal latino plurale di quorum, ma se volete la genesidel nome http://www.the-name-Quora .
All’esenziale una piattaforma QA, (domande e risposte) sociale.
Premetto che non pubblicizzo o promuovo tale piattaforma, suggerisco e commento come semplice osservatore e utente.

Il design è semplice e funzionale, intuitivo, come in tutti i veri social che funzionano, non si vuole perdere minuti cercando "come fare a...", a fianco dell'intestazione c'è la casella di ricerca per argomento (domanda e risposta).
Questa piattaforma sarebbe stata il sogno di qualsiasi filosofo greco, differisce dai wiki non solo per la grafica, ma per l'aspetto di "social".

Il profilo è compatto, contiene una barra con  "Followers /Following /Topics Boards/Questions /Answers/ Edits", il sito è interamente in Inglese e non è previsto alcun sviluppo in altra lingua; da Aprile di quest'anno  è stato concesso l'accesso e registrazione dall' Italia.
C'è uno "score" o punteggio, tutti partono da 500 crediti, ad ogni domanda il credito cala di 50 crediti poi le risposte, i voti  aumentano il credito, il sistema è più complesso, ma  lo scopo è sia responsabilizzare l'utente che incentivare la partecipazione.
Da quanto ho visto, gli utenti di Quora sono molto responsabili nell'uso di Quora stesso e dando valore alla piattaforma, seguendo semplici regole di buon senso, elevano la partecipazione. Qual è il segreto dell’attrattiva di Quora?
Ho provato a descrivere ed elencarle, se ne avete ulteriori, partecipate suggerendo ulteriori a questo blog così allarghiamo l'orizzonte.

Tutti sanno che esistono migliaia di siti con QA, uno dei più conosciuti è Yahoo Answers, Answer, Allexpert etc. Poi alcuni siti di prodotti comparativi, vendita, promuovuono un QA tra utenti e possibili acquirenti, davvero molto utili come Ciao.it , poi quasi ogni sito ha una FAQ.
Sinceramente non è mia intenzione fare una lista, ne descriverli, va ben oltre le mie possibilità e lo scopo di questo post.
Un’altra piattaforma degna di nota è anche Justanswer.com  dove l'utente chiede ad un esperto dietro pagamento  consulti professionali, l'ho sperimentato e recensito positivamente. Esiste anche la nuova start-up Responsa.it , dove la prova è gratuita per un periodo e può essere integrata nel sito aziendale.
Quora appare differente dalle altre, come se avesse una sua forte personalità.

Il problema principale è l'autorevolezza della fonte, l'onestà d'intenti; su internet, un tema che coinvolge tutto ciò che c’è su internet e di non facile soluzione. L’esperienza di Ebay è la verifica incrociata degli utenti con il punteggio, per verificare costantemente il servizio del rivenditore e dell'utente.
Con Quora il punteggio è dato anche dai voti degli utenti oltreché dal riconoscimento dato dalla piattaforma  per il lavoro dedicato da utenti nel rispondere ai quesiti.

In Quora la sua attrattiva stà nel coinvolgimento e nell'esperienza; mi sono accorto di far parte di una "comunità" seria, non anonima, dove c'è continuità di livello, dove si evita il "trash", facile quando vi sono migliaia di utenti. La domanda di qualità  nel web non deve apparire come semplice censura ma regole condivise. Non fare domande inutili, non dare risposte veloci,non meditate, non pertinenti.
C'è un reale bisogno di "aiuto" reciproco, scambio di conoscenze, soluzioni, che vengono date da persone con diversa formazione, esperienza, ciò che poi nasce è il "thread", o "filo del discorso" che è estremamente creativo, partecipativo, innovativo. Le domande hanno un flusso costante di risposte, commenti. La risposta non è mai definitiva, unica.
Ciò che nasce è la molteplicità di visioni di fronte la stessa domanda,  affascinante.
Il profilo non è orientato al competitivo, ma alla qualità della partecipazione senza essere esasperata. Le notifiche sono scelte e relative all’argomento che si segue.

Potete spendere ore su Quora e trovarlo affascinante, intrigante, come il gioco delle domande dei bambini,  impararando nuove cose. Alla fine, questo era lo scopo iniziale della rete, allargare la propria conoscenza.
Vedere infografica in fondo.

[EN]
A community, a wiki or a social, what is Quora ? I'm thinking about my experience of Quora (http://www.quora.com/) from the Latin plural of quorum, perhaps, but if you want the origin of the name the-name-Quora. Essentially a  social platform QA (questions and answers).
As an observer and user, I have no personal gain in writing about it.
The design is simple and functional, intuitive, as in all true successfull social work, so people do not want to waste minutes searching for "how to ..."; next to the header is the topic search box (questions and answers).
This platform would be the dream of any greek philosopher, differs from the wiki not only for graphics, but for being social.
The profile is essential, compact, contains a bar with "Followers / Following / Topics Boards / Questions / Answers / Edits", the site is entirely in English and there is no plan of development in any language, only from April this year it has been granted access and registration from 'Italy.
There is a "score" , all start at 500 credits, the credit drops as a member put a question, (50 credits) , then answers and votes increase the credit, the system is more complex, but I think the purpose is both empowering the user that encourage participation.
From what I've seen, users are very responsible in using Quora itself  giving value to the platform, following simple rules of common sense, they keep high the quality of participation.
What is the secret of the attractiveness of Quora?
If you have experience of Quora please suggest more answers to this blog so we expand the knowledge.

Everyone knows that there are thousands of sites with QA, one of the most popular is Yahoo Answers, Answers, etc. Allexpert. Then some sites of comparative products, sales, have for each product reviews with  QA between users and potential buyers, very useful as Ciao.it, then almost every site has a FAQ.
Honestly I do not intend to list, describe them ,it goes far beyond my ability and the purpose of this post.
Another platform is also worthy of note Justanswer.com where the user asks to consult an experienced professional, after paying a fee and I positively reviewed. There is also a new Italian start-up Responsa.it, where the test is free for a period and can be integrated into the company website.
Quora try to be different from all, having a strong personality.

The main problem is the reliability of the source, the honesty of intent in internet;
it’s  an issue that involves all of internet business and not easy to solve. The experience of Ebay is the score given by users, a cross-check to monitor both the dealer's service and the user.
In Quora the score is also given by members through the votes and  also by the system
recognizing  the work devoted in answering questions.

The attraction lies in the involvement and experience, I realized I was part of a "community" serious, non-anonymous, where there is continuity in the quality, where it avoids "trash,"
 difficult to manage when there are thousands of users.
There is a demand for quality in web platform, it should not look like censorship
but simply as shared rules. Do not post useless questions, not irrelevant answers.

There is a real need for "help" mutual exchange of knowledge, solutions, which are given by people with different backgrounds, experience. It flows a "thread", or "train of thought" that is extremely creative, participatory, innovative. The questions have a steady stream of responses, comments. The answer is never definitive, unique.
The open questions show a multiplicity of visions in front of the same question,
and it is fascinating to follow the answers. The profile is not oriented to competitiveness but to the quality of participation. Notifications are selected and related to the topic that you engage.

You can spend hours at Quora and find it fascinating, intriguing, as the game of questions leads to more questions and learn new things. Eventually, this was the initial aim of the network, to expand knowledge.



venerdì, luglio 13, 2012

Commentando #inonda, La7 TV

Questa settimana la trasmissione Inonda, la7 TV, sommersa di twitter e commenti;
c'era molto "engagement" o voglia di dire la propria sui temi, "economia", situazione del paese, soluzioni, nuove leggi. Il vantaggio notevole della piattaforma Youtube consente di vedere trasmissioni on demand, ovvero quando si può e si vuole; nel mio caso ho seguito su Twitter i commenti senza poter vedere la trasmissione data dall'impossibilità fisica e tecnica di vedere la TV quel giorno.
La trasmissione avviene a ridosso del telegiornale, un orario giusto per commentare le notizie, non fosse che i conduttori stessi sono criticati come spesso gli ospiti.
Twitter è l'opportunità per dire la propria ad una TV che si impone nelle idee e nei modi di vedere che non rappresentano la maggioranza; se le "rivoluzioni" fossero così indolori  Twitter dovrebbe essere finanziato dallo stato. Una sorta di lettino psicoanalitico collettivo.

Gli ospiti di quella trasmissione, D'agostino (quello tatuato in studio, anche blogger con Dagospia) e Oliviero Toscani, il fotografo di Benetton. I passi salienti sono alcune frasi come "non si può avere la moglie drogata e la siringa piena" ovvero il vecchio detto "non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena". E poi altre re-twitt, "basta con i bocconiani" "discorsi da vecchi" etc.

Si nota una notevole competenza di Facci sui social network e Twitter, chiedendo battute di 140 caratteri ad un certo punto agli ospiti. 
Sono interessanti,originali alcune critiche di Toscani sul sistema Italia, condivisibili, paragoni con l'estero.Il sistema "italiaota" e altre espressioni pesanti sugli italiani; le difficoltà a iniziare cose nuove, imprese etc. Il suo mantra è questo è un paese "inaffidabile". Poi la litigata con R. D'agostino e con Facci, quest'ultimo nella versione completa.
 Osservate e giudicate voi,(versione ridotta);



Se avete coraggio l'intera puntata è registrata qui http://www.youtube.com/watch?v=uPN6OtjLdjE

giovedì, luglio 12, 2012

Social, not easy

Sono stato al convegno, venerdì 6 Luglio grazie ad una segnalazione di Uptu (social network)
[A questo link troverete anche la diretta streaming registrata.]

Sono sincero l'espressione "stati generali" mi irrita per fatti storici, significati, comunque  il senso forse era, lo stato attuale dell'amministrazione pubblica con  l'open data, la comunicazione con i cittadini, i "format", lo sviluppo e gli scenari futuri ?
La mattina l'incontro ha visto le autorità o i responsabili pubblici, alcuni tecnici e pensatori, presentare ciascuno un aspetto, in un linguaggio difficilmente comprensibile, forse se seguite il link sopra avrete un idea di cosa si è effettivamente parlato.
C'è molto fermento e stanno proliferando convegni di questo tipo, sul social, sulle risposte che l'amministrazione pubblica avrà con i cittadini e le modalità di partecipazione e dialogo attraverso internet. Qualcuno mette in dubbio anche la continuità della democrazia così come è stata conosciuta fin ora.
Molto più interessante è stata la parte pomeridiana, un confronto, una sorta di "brainstorming" nel gruppo al quale mi sono aggregato. Le piattaforme social più comuni non sono state prese in considerazione,  esterne alla pubblica amministrazione, la maggioranza commerciali ma per me resta un mistero perchè non si possa apprendere e comprendere alcuni fattori e dinamiche del sociale come la partecipazione e la condivisione da piattaforme di successo non-pubbliche.

Al termine della giornata, ricordo che ero nella sede della Regione Emilia-Romagna, luogo dove le connessioni e le comunicazioni dovevano essere potenti e accessibili, mentre ad un centinaio di metri c'era la sede Rai-TV di Bologna, il network era "aperto" eppure come tante altre persone non ho potuto accedervi.  Sussiste ancora l'obbligo di legge della registrazione all'accesso del network con le credenziali, ma in realtà esistono da tempo alternative, quindi occorre superare la prima barriera, la prima condizione per partecipare al digitale. 
Se si escludono le analisi,le ipotesi, le  numerose presentazioni simili ad autopromozioni , l'effetto pratico dell'assenza di connessione e comprensione con i cittadini, sarà quello che resterà.
Allego qui una bella infografica con dati statistici, pur mancando alcuni social network importanti.

Infographic: Everything You Need to Know About Social Networks Everything You Need to Know About Social Networks by Tech King

lunedì, luglio 09, 2012

Twitter help, some against twitter


I collected several apps, webpages, that can help the experience of twitter; they do really change the perception although the message or the twitt remain the same. It took me a lot of time, because of a slow netbook,search and testing. 
This week in Italy one of the most trendy tag was "QuerelaConPaola" , Paola Ferrari a journalist (it's the title of her job) who wanted to summon to court Twitter Inc because of many twitter insulting her, at the time of Euro 2012 football/ soccer cup. 
There were also other TV personalities arguing with social network and invoking censorship, a good article (in Italian but automatic translation exist) here:
http://www.skande.com/d-urso-santoro-ferrari-201207.html
I wonder why these "famous", TV presenters or journalist, try to attack, criticize other kind of media, while the TV is going to irreversible decline ?
 They should be more sensitive to media and popularity... Of course Twitter cannot control or manage billions of twitters, It' s like to sue the telephone company because someone receive phonecalls from maniac. 
Although the TV is declining, the most followed users are from show biz or they are known from TV; obviously is because all these socials are new (4-6 years old) and TV or Radio are well-established.
In twitter's directory you can find the most popular people, as proof of this. Imagine what would be if network TV were open to the public and anyone could go and broadcast a message, ...what it would be like ? I guess the correct name would be You-Tube, so called "TV-internet-on demand", that is part of social networks. 
In any case the social gives voice to people who would never be able to appear on TV. So it should not really come as a surprise if some criticism appear against people who were always under the spotlight without any conflict or cross-questions. Popularity on TV is protected by a screen, a thick deep glass, while there is no screen in the social.


P.S. A good link to find practical example of use of twitter for emergency, medical purpose    twitter-a-lifesaver

venerdì, luglio 06, 2012

Do you remember that brand ?

After years and years buying Nokia (after Ericsoon, then one Motorola second hand)
yesterday I was at one mobile carrier shop giving advice to one my friend, willing to buy a new mobile phone.
It never occured to us to talk about certain brands: Nokia and Motorola, once thought to be the top of the market. Both Nokia and Motorola still exist, but in the mind of normal customer like us, they were out of our  vision, why ? 
Because of less advertisement or for other reasons ?

The criteria in buying technology, usually  is not for fashion but  what services provides, the  features included and other consideration such as price etc.
So I wonder about Nokia, here a sales chart;

And a very interesting article about a story that could have changed the trend of sales, the article is in Italian,
http://www.googlab.it/nokia-apple-e-android but one thing is clear: sole proprietary system (such as Symbian created/adopted by Nokia) seems to have short life...
The story of Nokia is still under speculations of financial analysts,but the market share is evident. 

Also very interesting it's the story of Motorola, in this link tech-deals/2012-05-25-motorolas-history-lesson

Maybe technology and finance  is running so fast that even famous brands can disappear from the mind of customer in a short span. 
Almost everyone know that Motorola has been acquired recently by Google, so the story of the brand is not finished yet.

It would be great if you would add in the comment a list of brand names in danger of extinction....
I believe these stories teach a lot about dealings in businesses.




mercoledì, luglio 04, 2012

Internet of things, Apps, future

Il 13 Giugno ero presente alla conferenza ( www.cofimp.it ) con titolo " RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 3.0: il ruolo dell'ICT nella trasformazione di produzioni, applicazioni, modelli di business, servizi ed energia." , dove il primo relatore il Prof. Luciano Bonomi mostrava una splendida "infografica" distesa orizzontalmente, in sequenza, come potevano interagire le cose con internet, nel corso di una giornata "normale". 
Nel pubblico c'è sempre il dubbio che siano possibilità future, tecnologie ancora da implementare, oppure, si è rimasti terribilmente indietro.
Finché il futuro è quello di star wars o star trek, così lontano e poco coinvolgente per il presente, nulla turba, ma quando , al termine della conferenza è stato mostrato un video dove un edificio,ben conosciuto, la nuova sede del comune, applicava queste nuove tecnologie di controllo, trasmissione dati, allora,;si è compreso che esiste già gran parte tutto ciò, anche se in un prototipo sperimentale, quindi non diffuso.
Lo sviluppo del mobile, il numero di device che possono trasmettere dati, nell'ordine di alcune centinaia di miliardi,  l'idea che anche le cose, avranno un indirizzo in internet e pertanto avranno una nuova esistenza,  intelligente perchè collegate ad un hub, e collaboreranno nella vita di tutti i giorni, dalla sveglia, alla macchina del caffè, alle porte (che potranno dire chi è presente, comunicare messaggi immediati). cambierà l'organizzazione, il lavoro, tante altre cose di difficile previsione e comprensione.Per ora ci si riferisce a tecnologie RFID, NFC, QRcode, ma è possibile che altre  vengano utilizzate, date una certa resistenza all'uso del RFID,(sia etiche, sanitarie)  ad esempio negli animali domestici, il chip RFID , ha procurato una serie di malattie cancerose.
Come sempre in alcuni dei presenti, forse anche in chi legge, c'è un rifiuto a questo progresso miracoloso;
da una parte i "futuristi" , entusiasti , dall'altra i conservatori, gli scettici, poi lo sviluppo della storia ridimensiona o cambia i termini del conflitto.

La rivoluzione delle "cose", il futuro di internet of things  c'è già.
Il relatore ha chiesto a bruciapelo quanti sensori vi fossero in una macchina di dieci anni fà, ognuno ha pensato ad un numero, ma nessuno immaginava che ve ne fossero oltre 40. Sensori che comunicano ad un hub/indirizzo apparato specifico le informazioni, via cavo o via radio.
Nessuno se n'era accorto mentre acquistava un auto, oppure faceva installare un sistema antifurto in casa, oppure comprava un nuovo frigorifero che quelle "macchine", non erano più anni 50, passive e mono-funzionali  solo perchè collegate alla corrente. Le potenzialità degli strumenti elettrodomestici, in atri paesi,   (http://blog.japantimes.co.jp/japan-pulse) multinazionali come Panasonic già rilasciano utensili/appliances  da cucina che interagiscono con smartphone, pare che il sistema Android (al momento il più diffuso) sia adatto a interagire con altri device. (vedi anche how-to-manage-your-home-with-a-smartphone ).
Era presente uno schema, un triangolo dove ad ogni vertice corrispondeva  "mondo digitale", "mondo fisico", "mondo cyberworld"..  
E' vero ho pensato alla "domotica", specialmente nel caso degli antifurti, dei quali ho avuto esperienza di vendita, consulenza in passato. 
Questo livello è nuovo, differente, non comparabile allo stupore iniziale che avevo guardando nelle fiere elettroniche i chip da collegare allo scaldabagno o al sistema d'allarme o al condizionatore. Se infatti l'elettrodomestico, la periferica o il device, comunica e trasmette informazioni perchè collegato ad una rete, anche domestica, l'attività è differente dal singolo programma di domotica, dalle combinazioni fisse date dal programma. Vi è quasi la stessa differenza che passa da un sistema meccanico ad uno elettrico per la versatilità, flessibilità, in altre parole non segue necessariamente un programma. Gli oggetti "vengono interrogati" dall' unità intelligente domestica, ma comunicano anche da soli di loro iniziativa in caso di certi eventi.Alcuni esempi :
a) La sveglia ha un orario fisso, ma viene aggiornata dalla centrale domestica con le informazioni di nuovi eventi traffico, meteo e quindi anticipata o posticipata secondo un orario di arrivo prestabilito al lavoro.Di conseguenza l'unità informativa domestica aggiorna l'accensione di tutti gli altri "device" o "cose" correlati, dallo scaldabagno, al tostapane etc.
b) Il forno a microonde legge la confezione e imposta il tempo di accensione, la temperatura, la modalità scongelamento, riscaldamento; secondo le note del produttore. 
Quello che sta avvenendo è la ricerca di uno standard di comunicazione per le "cose", perchè uno o pochi  device/pezzi  non cambiano la geografia, ma come è successo con l'adozione di uno standard, Internet,(tra computers) così potrà accadere con un unico standard  tra macchine e cose.
Questo schema è stato discusso:(presente anche in Wikipedia):



Non posso riassumere il contenuto di alcune ore di conferenza in poche righe di blog. 
La tecnologia mobile (es. lo smartphone) ha accelerato l'insieme di tutte le altre tecnologie, perchè rende possibile la connessione costante e l'interazione nei luoghi con la realtà, quindi ha un effetto pratico, per ciascun utente, non è solo un "giochino" per geek o appassionati.
Si sa che lo smartphone non ha nulla a che vedere con un comune telefono GSM, non tanto per la grafica, non per la gestione dell'ufficio, ma per la sua operatività con l'esterno, per la sua capacità innovative, infatti scaricando un'app può iniziare una nuova attività prima non esistente. I sensori di cui è dotato, in media cinque, in futuro potranno aumentare e permettere nuove app.
Si sa che sostituirà altri device nel corso del tempo,la tendenza di aggregare tecnologie in un unico dispositivo, incluso, per esempio; il GPS portatile è calato in vendite dall'avvento dello smartphone,oltre  l'80% possiede un sistema GPS, ma questo può avvenire anche con gli scanner portatili, le macchine fotografiche digitali e così via.
Ho l'impressione  che lo smartphone possa diventare il "telecomando del futuro" come oggi non esiste più una TV senza telecomando, così con uno smartphone la realtà digitale, mobile, interagirà sempre di più con la realtà circostante. E' già inclusa la possibilità di cambiare canali, stampare, azionare lo scaldariso o la lavatrice se siete in Giappone, controllare la videocamera di casa, tanto altro ancora.
Un esempio pratico di quanto non sia solo comunicare informazioni ma interagire con la realtà, oggi citerò due strane android apps:,

Rappresenta un tentativo , di lasciare o interagire con "oggetti"   digitali geolocalizzati nel reale; 
Qual'è livello di realtà ?
Si è in un luogo, si lascia un messaggio, una foto, una cartolina, un suono,  a tutti oppure a qualcuno, si invia un twitter o si condivide su facebook per farlo conoscere a chi si vuole; "quella cosa" digitale , può essere "rinvenuta" con l'app, in quel luogo o in modalità scoperta. L'app al momento non è particolarmente popolare o conosciuta in Italia, in qualche paese ha già un certo successo, però è l'idea che è affascinante.
Se avete sentito parlare di realtà "aumentata" o augmented reality, questo è un esempio, cioè arricchire la realta fisica di cose digitali che non sono direttamente percepibili coi nostri sensi. 
Ci sono e ci saranno sviluppi interessanti ? Una delle proposte è fare del marketing di prodotti, degli sconti, pubblicizzare a livello locale, senza consumo di carta o trasporto di cose....
Ma siamo solo all'inizio...


Perchè Google device policy ?
Oggi esiste per lo smartphone, ma il concetto è chiaro; un organizzazione cede in uso o permette l'uso all'interno della sua organizzazione,qualsiasi,( io stesso l'ho provato) di un device/smartphone con sue informazioni, accesso, questo rappresenta sia un espansione dell'organizzazione ma anche un rischio sicurezza dei dati. . 
Ebbene installando questa app, in caso di furto, smarrimento o altra ipotesi, è possibile varie cose, rintracciare il dispositivo, cancellare i dati, limitare l'accesso, controllarlo da remoto da una postazione web, dall'account business di Google dell'organizzazione stessa. 
In questo caso si interagisce con uno smartphone, ma nulla vieta che in un futuro prossimo o anche ora, possa essere utilizzato su altre macchine smart. 

In entrambi i casi si interagisce con la realtà. E' proprio questo lo scopo, la funzione, di un "telecomando" universale sulle cose,  comandare a distanza le cose, la realtà. La separazione internet, mondo digitale e realtà non è così assoluta come possa sembrare, le due aree tendono a compenetrarsi.
Se ci fosse una separazione così assoluta, non ci sarebbe il crescente impegno, l'investimento e profusione di capitali, gli occupati in queste attività. Tutto ciò è destinato a diventare sempre più concreto, ad avere effetti reali, sempre più evidenti.