lunedì, giugno 16, 2014

Viaggi social

Pubblico il link del mio tripadvisor, http://www.tripadvisor.it/ condivido le recensioni di luoghi visitati,i viaggi; sono interessato ai vostri viaggi, ,recensioni,  nuove idee, vi ringrazio in anticipo, "equo scambio solidale".

Questo servizio è tra i più noti al mondo, ma a beneficio del lettore, chiunque fosse, seguono alcune considerazioni.


In un recente post, mese scorso, avevo scritto sulle possibilità di foursquare,
https://it.foursquare.com/myhistory , è una app/website sempre basata sulla geolocalizzazione, tripadvisor è simile, app/website, ma con prevalenza sulle recensioni, informazioni ai viaggiatori. 
Forse avrete visto un badge o adesivo sulle porte/finestre di molti locali, è gratuito, il proprietario o chi per lui si è fatto segnalare, ha compilato un modulo e registrato su tripadvisor;
Anche se le recensioni fossero oneste, complete, non possono essere uguali ai vostri gusti ed esperienze, pertanto sono inutili le polemiche. Sono indicazioni, non uguaglianze matematiche.Il sistema di Tripadvisor prevede che gli stessi utenti possano "convalidare" le recensione degli utenti, giudicando quanto sia utile, reale, la recensione scritta.

Un po' come avviene per i venditori su e-bay, gli stessi utenti verificano l'onestà, il servizio, dei venditori. Questo sistema aiuta a ridurre gli estremismi, le falsità, etc.
Il senso della community nei viaggi è che anche una recensione può aiutarci a fare una gradevole esperienza in un luogo sconosciuto basandoci sulle esperienze altrui oppure evitare il locale che non vorremmo.
Non ci dovrebbe essere alcun stimolo pubblicitario, ricompensa monetaria, ovvero l'imparzialità e la libertà dell'utente.
La "rete", chi la usa, non il 100% dei consumatori, dovrebbe favorire i migliori, come una volta esisteva solo il passa parola fisico e personale.
E' uno strumento equo ? utile? 
Guardate, leggete, decidete....

[parentesi]- la rete dovrebbe favorire i migliori, per la sua "apertura", "democrazia", ma in realtà dietro questa "uguaglianza universale" o "pari opportunità" gli strumenti sono molto diversi, a cominciare dal possedere una decente, buona o ottima connessione o rete. Ignorare alcuni sottintesi sta aiutando alcuni a discapito della comune massa. Sembra ripetersi uno schema della vita reale anche nel virtuale.
E' più facile che il ragazzino di 11 anni abbia già capito che un cinquantenne o sessantenne, perchè il mezzo è apparentemente uguale, ma poi i risultati molto, molto diversi.
Perchè dovrebbe saperlo il ragazzino di 11 anni ? Perchè utilizza i videogiochi on-line, di gruppo e per vincere una "battaglia" o "sparatutto" o "shoot-em-all" se ha un ottima connessione fà la differenza. Ed è così anche per il market, le ricerche, concorsi, e-mail, quasi tutto quanto....E' un enorme gioco virtuale basato sulla velocità. 
Un valore che avevo sempre sottovalutato, come tanti, era la velocità dell'informazione. Troppe persone pensano ancora come nell'era meccanica. ma anche nella storia, la velocità ha permesso vittorie di strateghi, generali.
Nell'informazione, si viene lasciati indietro, "gli altri" guadagnano occasioni, altri realizzano dopo, troppo tardi, anche a distanza di minuti.
Ma internet non è uguale per tutti ? Abbiamo tutti le stesse potenzialità o possibilità ?
Vi raccontano che una start-up è nata nel garage e poi è diventata una multinazionale, non vi raccontano il resto, perché c'è bisogno del mito.
Vi raccontano di un gruppo di ragazzi che ha raccolto i finanziamenti per lanciare una nuova catena o franchising...ma non possono dirvi come.
In altre parole, si descrive il successo,lo si esalta, ma non si racconta l'azione, la trama, il cammino per arrivare alla cima della collina.C'è un area grigia, imprecisa, confusa, dove l'informazione viaggia estremamente veloce, sfiora in rari casi, approda al risultato visibile a tutti, troppo tardi per partecipare al suo successo.
Gli analisti dovrebbero prevedere, nell'immediato futuro, cosa sta per accadere, e invece tanti fatti accaduti oggi si basano solamente su previsioni, non la realtà stessa.Il paradosso è che chi pre-vede il futuro è parte in causa al suo processo del divenire.
Dicono che siamo tutti interconnessi, se non volete crederci, siamo connessi anche con i morti e le tragedie, se non volete crederci, la composizione del prezzo del litro di benzina in Italia è la prova.

Fonte web
ecco cosa paghiamo, in questo momento, tra le altre cose, ogni volta che acquistiamo un litro di benzina:
  • 0,001 euro per la guerra di Abissinia del 1935;
  • 0,007 euro per la crisi di Suez del 1956;
  • 0,005 euro per il disastro del Vajont del 1963;
  • 0,005 euro per l’alluvione di Firenze del 1966;
  • 0,005 euro per il terremoto del Belice del 1968;
  • 0,051 euro per il terremoto del Friuli del 1976;
  • 0,039 euro per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
  • 0,106 euro per la missione in Libano del 1983;
  • 0,011 euro per la missione in Bosnia del 1996;
  • 0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
  • da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
  • 0,040 euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011.
Per esempio, 0,005 sembrano nulla,per un costo di 1,75 Eur/litro,circa, ma  per 1 milione di litri, sono 5.000 eur, ovvero 9.681,350 lire, se sono serbatoi da 40 litri (macchina economica) bastano 25.000 rifornimenti. Una (1) cisterna normale di un distributore contiene 30.000 litri.
Nel mese di Marzo 2.571 tonnellate di carburante, 82,9 tonnellate al giorno, in calo notevole rispetto al 2012  2.835 tonnellate (-264 Tonnellate) Fonte http://www.unionepetrolifera.it/consumi .
Senza dimenticare tutte le tragedie,senza mancare di rispetto, perché mai l'automobilista italiano dovrebbe pagare per un "fondo spesa" che  copre eventi di 79 anni fà? Poi la missione in Bosnia di 18 anni fà ?
Questi fondi a chi vengono destinati ? Gli alluvionati di Firenze del 1966 ? 
E la crisi di Suez del '56 ?
Se il cliente/cittadino paga per un fondo, dovrebbe, in una civile democrazia, vedere l'estratto conto.
Ogni litro di benzina ha il 61% di tasse in Italia, dove vanno questi soldi ?
Sono uno dei tanti che grida da uno dei tanti blog, che questo è uno scandalo.

A parole, l'Italia sarebbe in un turbine di riforme, circa 1-2 al mese, travolgente modernizzazione, questo e altro ancora permane.

Per necessità, bisogno, proseguiamo a viaggiare,col titolo di viaggio iniquo. Lo stato dopo il 61%, incassa pedaggi autostradali tramite concessionari (in alcuni paesi europei non ci sono autostrade a pagamento) , incassa anche da tutte le vendite autostradali in un regime di oligopolio e di concessioni. Per ironia la tassa o il nome scompare, tassa di circolazione, poi proprietà,poi provinciale o altro,come per la casa, il gioco delle tre carte,ma in realtà aumentano secondo un trend consolidato di "cosmesi economica",se ancora aggiornato, vedere il link tasse-auto-rivoluzione-arrivo 12 Giugno 2014.
Ad un aumento delle tasse automobilistiche non corrisponde una manutenzione delle strade,oramai viviamo in strade equivalenti ad Albania, Romania etc., 
Ci si domanda poi del perchè del crollo delle vendite delle vetture?
[parentesi chiusa].

Parlano di rete o "autostrade dell'informazioni", simile ai viaggi fisici delle persone.
In realtà la rete offre da tempo sostegni agli automobilisti, per esempio
il noto http://www2.prezzibenzina.it/ web/app e waze.com web/app, entrambe riducono costi, tempi, informano. 
Poi ultimamente c'è stata la polemica per Uber app, di seguito è spiegato in sintesi e con completezza;

Sono iscritto e conosco da tempo;
skyscanner.it/ (per volare, cercare tariffe più economiche)
Passaggi auto, condivisione, offerta:
http://www.carpooling.it/   Sia web che app
roadsharing web/twitter     

Nel caso non ci fossero soldi per un viaggio, quello virtuale a portata quasi di tutti promette poche tasse, un'applicazione è:

YoubeQ (web google chrome);

Basata sul "vecchio", conosciuto e rinnovato, google.com/intl/it/earth/ che permette una serie di viaggi virtuali quasi illimitati, dipende dal dettaglio, dal numero di immagini. Combinata con panoramio.com (dove tutti noi possiamo partecipare e caricare foto - geotaggate - scusate l'espressione) i viaggi aumentano nel realismo e nella personale visione del circostante.

p.s. Un lettore ci segnala il suo servizio/ sito di viaggi, via modulo contatto blog, pertanto chi volesse può vederlo qui http://www.easyholidays.it/ .
Non sponsorizzo, non faccio pubblicità, ne ho interessi e ritorni economici; ma essendo interattivo pubblico il link come altri pertinenti al soggetto Viaggi.