domenica, gennaio 27, 2013

ArteFieraG+

Tre video caricati
http://www.youtube.com/playlist ArteFiera BO 2013

Alcune foto della manifestazione (oltre 350 scatti)



Qualche nota sull'organizzazione:

a) Notevole affluenza
b) Commercio e vendita opere, vero e proprio mercato, al di là dell'esposizione.
c) Uso o misuse della tecnologia, app , codici QR
d) Offerta valida, utilizzando il biglietto fiera (costo 20Eur) accesso gratuito tutti i musei.
e) Costo parcheggio fiera 17 Eur in tutta l'area, incluso parcheggi comunali ordinari, senza distinzione categorie etc. sfruttamento vergognoso.
f) Servizio bus scadente.
g) Catering costoso, al di là del ragionevole (es. calice spumante 10 Eur).

In conclusione, al di là dello show, del business, il servizio ai clienti, agli stranieri, potevano essere nei ridotti nei costi e più accoglienti, in tempi di crisi,

giovedì, gennaio 24, 2013

Mini storia di ordinaria follia

Perchè non scrivo più tanti post, non mi si vede spesso on-line sulle altre decine di social ?
Facile, se la giornata è di 24 ore, circa 5,30 per dormire, quasi 11 ore in spostamenti, le rimanenti  ore per burocrazia, imprevisti, spesa, mangiare 1 volta al giorno,piccole pulizie, controllo posta, non resta altro tempo per....
E' solo un periodo, presto finirà...
Un saluto a tutti, buonanotte.


sabato, gennaio 19, 2013

Eventi Gennaio Febbraio


Segnalo eventi "gratuiti" (nessuna commissione, ne ritorno di alcun genere) tranne le spese del fornitore dell'evento :

19/20 Gennaio Oggi e domani : fiera expo Modena.
Computers,opensource, varie. Visitare sito, ottima fiera, ho partecipato numerose volte.
Spesa: biglietto 9 Eur ridotto dal sito 7 Eur


26 Gennaio (Sabato) : Arte Fiera Bologna.
Mostra, mercato artisti contemporanei, internazionale. 
Su G+, twitter #artefieraG+, eventbrite, links, la mia intenzione è di incontrarsi fisicamente all'ingresso principale, passata biglietteria, per visita e successivo aperitivo.
Costo ufficiale biglietto 20 Eur, Info generali  


16 Febbraio Festa Acquario (Sabato, Bologna).
Solo per i nati nel mese, una cena, nel centro o limitrofo Bologna. Probabile orario 19 incontro.
Verrà fissato nei prossimi giorni in dettaglio.
Ho sempre creduto che la validità dei social è nel reale, organizzare incontri, azioni, consenso e non semplicemente digitare da dietro uno schermo, checché ne dicano i detrattori, è soltanto un  nuovo modo di comunicare, pur soggetto ad abusi e disfunzioni come tutte le cose umane.

Per contattarmi, email via blog, twitter messaggio /DM; grazie

Aggiunta petizione contro cibo transgenico, prego firmare, le conseguenze sono tuttora sconosciute!
http://www.avaaz.org/it/stop_frankenfish_r/ 

sabato, gennaio 12, 2013

Italia s'è desta..

S'è desta...
Anche se l'Italiano fosse solo un 'opinione, il senso comune intrepreta come "si è risvegliata dal sonno", non escludo altri significati, liberi d'aggiungere e commentare..
L'inno che tutti conoscono più o meno a memoria, le parole, restano sempre ambigue per loro natura.

Ricevo da un lettore del blog questa lettera;

"Leggo da diversi giorni articoli deliranti su Meg@zienda, scritti a più mani, senza mai citarne il nome, per paura di cause diffamatorie e pare altre conseguenze.
Da tutte queste esperienze, non vi è un nesso,un senso, se non un delirio persecutorio, il blogger o chi per lui, mi sembra stia scadendo nella paranoia.
Questo non aiuta e solleva gli animi!
 La disoccupazione ha raggiunto livelli intollerabili, non ci sono prospettive di crescita e assunzioni, la gente sta quasi letteralmente morendo di fame, molti contratti sono in nero e con situazioni peggiori di quelle descritte nel blog.
Non conosco meg@zienda, ma se dà lavoro a tante migliaia di persone ed è una delle più grosse aziende italiane, florida economicamente, allora mantiene tante famiglie, noi dovremmo fare un monumento a quest'azienda Italiana!
Questa persona riceve lo stipendio tutti i mesi, insulta e sputa nel piatto dove mangia! 
Questo è vergognoso, aggiungo che forse lei è seduto comodamente in una poltrona a fare il lavativo!
Pertanto se non rettifica il contenuto diffamatorio e offensivo verso quest'azienda, smetterò di leggere questi demenziali, inutili, dannosi, anti-patriotici insulti!
Si ascolti l'Inno d'Italia, guardi le grandezze prodotte nei secoli da questo popolo generoso e coraggioso, prenda esempio dal meglio, vedrà un Italia diversa, "l'Italia che sogno".
Se è lei a lavorare in quest'azienda, pur con i difetti umani, le disorganizzazioni, si chieda se alla sua età, riuscirà mai a trovare un datore di lavoro, disposto ad assumerLa !
Oppure vuole fare il disoccupato/precario a vita?!
Vedrà che con il tempo, fra cinque, dieci, vent'anni, la sua situazione migliorerà !
Pensi positivo e tutto cambierà!
Si adatti e accetti quel che la vita di grande le ha dato, vedrà col tempo, solo col tempo, tutto migliorerà...".

(Firmato, via e-mail da un lettore)

Caro lettore,

Non condivido il suo messaggio, ma rispetto lei e la libertà d'opinione.Questa è solo la prima parte della mia risposta.
E' vero, non farò mai il nome di meg@zienda, sarò costretto a censurare il suo nome,  nonostante tutti la frequentano ed abbiano rapporti, quindi posso parlare di esperienze dirette e di lettori,  etc. etc.
Non c'è solo questa meg@zienda, ce ne sono altre, più piccole o simili, dove il loro potere è così pervasivo e totalizzante che gli individui perdono il sano ragionamento per adeguarsi alle loro direttive, come sembra lei abbia dimostrato scrivendo.
Esempio n.1
Oggi una persona di mia conoscenza, seguendo la pubblicità del sito Apri il conto conto con pochi click
è andato fisicamente in una filiale di meg@zienda...E' pronto e attento ad ascoltarmi ?
La pubblicità indicava una procedura facile e veloce, compili il modulo on-line, stampa, consegna nella filiale più vicina con copia bonifico, documento identità, codice fiscale. L'appuntamento fissato per via telematica, con data e luogo, inequivocabile.
Il ns conoscente arriva in orario nella filiale, nessuno sapeva dell'appuntamento e i due responsabili, primo in ferie, l'altro assente per malattia, gli altri impegnati in vari servizi, incluso pulizia delle unghie.
Poi dopo circa mezz'ora, una persona raccoglie i documenti, si scusa, dice che non risulta dalla lista degli appuntamenti giornalieri il suo nome, se ne parla dopo le festività, ma promette l'attivazione del conto on-line nel giro di 10 minuti.
Passa una settimana, nessuna comunicazione, passa una seconda settimana, nessuna comunicazione.
A questo punto il ns conoscente fà visita improvvisa alla filiale (oggi). Dopo un'attesa di un ora parla con una delle responsabili.
-Ah lei è...sì, abbiamo spedito i documenti al centro di...(fuori regione, nel confine) e dobbiamo aspettare una verifica e ci vorranno altre settimane -. Al ché il malcapitato chiede -Ma non è un conto on line? La procedura dieci minuti?-.
-Si,  è vero, però lei ha seguito una strada tortuosa, il web, ed è tutto sperimentale....dall'appuntamento all'apertura del conto, poi alla fine è tutto gratuito,.. lei può aspettare....gli altri invece pagano e in poco tempo hanno il conto aperto. Vediamo se c'è qualche novità...- Si siede dietro il terminale.
-Ma scusi, il bonifico che ho fatto a vs favore?-
-Coraggio , abbia pazienza, prima o poi, il conto l'apriamo....sa devono verificare se lei è nei protesti,  se ha delle pendenze, penali, civili...-
-Ma sapete tutto di me..i documenti richiesti....-
-Sì però questo è un distaccamento nuovo della meg@zienda e i criteri sono cambiati. E' tutto sperimentale!-.
-Ma nel sito non c'era scritto ...se lo sapevo...-. Poi a terminale...
-Ah ma è nostro dipendente! Perchè non l'ha detto prima? Dove lavora ?-
Colmo di vergogna il malcapitato abbassa la testa, confessa la più grande vergogna esistenziale della sua vita,la signora dietro la scrivania in cinque secondi dice due o tre ingiustizie subite da meg@zienda, la cosa più normale di questo mondo.
-Vedrà, alla fine aprirà il conto, deve solo aspettare...-
Il malcapitato sorride amaramente, sa di essere stato per l'ennesima volta truffato e raggirato da meg@zienda, ma LORO possono fare tutto quello che vogliono, "voi non siete un cazzo". (cit. il Marchese del Grillo) [spiace usare linguaggio volgare ma nulla riassume meglio].


Esempio n. 2
Lo stesso malcapitato mi raccontava come da una settimana contatta un call-center di un altra meg@zienda per aprire una polizza on line, naturalmente non sa quando, come, se , mai riuscirà ad aprire una polizza.
Inviate decine di mail e fax con allegati, documenti, ricevuti sms, ore di tempo perse, il famoso "fai date" per risparmiare.
Saranno felici i detrattori di internet, invece non è responsabilità del mezzo, telefono/internet/fax, ma semplicemente della gestione aziendale.

Esempio n.3

"Vedrà che con il tempo, fra cinque, dieci, vent'anni, la sua situazione migliorerà !
Pensi positivo e tutto cambierà!"
Il malcapitato ogni giorno vede persone che hanno lavorato dai 10 ai 40 anni per meg@zienda, confinati nel distaccamento punitivo, costretti a fare dai 30 ai 60 km al giorno di sola andata, retrocessi in qualifica e retribuzione,anche loro vedono a ritroso la loro situazione: stavano meglio, ora peggio, il futuro ? Finte promesse,forse la pensione.

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(Continua la risposta alla sua lettera)

Ciò che si contesta a meg@zienda non è la sua esistenza, ma la gestione.
LORO sono anonimi, (i responsabili della catena di comando, una serie d'incapaci e soliti idioti anonimi,mai  responsabili individualmente) , ma sanno tutto di VOI, decidono, infliggono le loro scelte devianti, NOI (cittadini/dipendenti/clienti) subiamo, dovremmo tacere delle LORO nefandezze?
Il blogger combatterà la sua battaglia forse da Don Chisciotte,forse  ridicola, ma è davvero l'unica voce tra  migliaia di Zombi passivi ?
Se lo stipendio o il denaro compra tutto, secondo lei, caro lettore, comprerà anche il mio libero pensiero e la mia dignità umana? E se sì, quale differenza morale avrei dal commettere furto, tradimento,truffa aggravata e continuata ?
Accettare tutto , significa essere passivi, perdere identità, diventare zombi. LORO vogliono questo.
Ovvio, il denaro e le possibilità economiche le hanno già, manca solo, il CONTROLLO TOTALE.
Cosa dovrei, addattarmi ? Ciò che vedo , per il fatto che esiste, è giusto  accettabile ?
Ciò che m'ispira è l'insoppremibile senso di giustizia, come la necessità di bere e mangiare,
questo senso non esime da ripetuti errori personali, ma per lo stesso senso vedo, riconosco gli stessi miei errori, poi vedo anche  la luce ...tra poco la luce e la fine di tutto ciò, in un modo o nell'altro.
Se lei non volesse più leggere post riguardanti meg@zienda, deve solo cliccare nell'etichette del blog a destra, dove non è presente.Non troverà scritto meg@zienda ma megazienda , perchè non è possibile mettere come etichetta parola con '@'.

Appartengo forse agli illusi, ignoranti, a quelli che anni fà presero un lavoro credendo fosse normale l'azienda e l'occupazione mentre ignoravano tutte le conseguenze, gli annessi e connessi, invece, ogni giorno,ogni santo giorno, scopro orrore e disgusto per tale azienda.
Vengo invitato ogni giorno al licenziamento, dalla direzione al collega, ma per un tempo limitato, ricattato per le conseguenze ancora indefinite.
Non sono i soldi, " il piatto in cui sputo", è un piatto molto amaro, dove una parte del cibo, dovrò volontariamente o meno, restituire.Poi conoscendo l'azienda, non posso credere ad una sola parola scritta e quindi mi devo tutelare. 
Mi chiede di tacere? Si taccio su quel che farò, taccio, perchè non sarà di poco conto.
L'odio puro per meg@zienda, il sabotaggio attuando i regolamenti e la legge, questa è la vera eversione, per incominciare, poi il resto, prima o poi, accadrà.
Tutto quello che fanno, dicono è falso, io non dovrei tutelarmi ? Non dovrei denunciare ?
Cos'è il loro stipendio? Lei sa che normalmente le buste paga incomprensibili sono errate, nei compensi? Si possono forse contestare? No, bisogna subirle. Cos'è lo stipendio ?  L'elemosina al reietto ? L'acquiescenza della loro cattiva coscienza? Le ore di sofferenza, straordinario imposto senza alcuna contropartita economica e copertura assicurativa, che cos'è lavoro, sfruttamento o schiavitù ? Mi vergogno di usare la parola nobile "lavoro" ! 
Il rifiuto a riconoscere gli infortuni, risparmio aziendale e soppressione dei costi e delle vite umane ?  Rifletta...
E la loro gestione del personale ? Ah, per favore...tralasciamo,  si possono stampare libri e enciclopedie.Il manuale del perfect managment al contrario. 
Sono la barzelletta sulla bocca di molti, sono serial TV, sono oggetto della comicità. 
Il grottesco è raccontato, la tragedia è viverlo.
Il mio augurio impossibile è che possa fallire Meg@zienda oppure venduta a un'azienda straniera e che tutti i suoi manager possano lavorare come operai  nella Foxconn. Alcune maledizioni al giorno rilasciano un senso di benessere quando il male è reale e tangibile. Per arrivare a questo, c' è solo esasperazione e rottura di tutti gli usi civili e di convivenza.
Dietro gli innumerevoli regolamenti vessatori, c'è un'azienda che rompe accordi continuamente, dovrei tacere?















lunedì, gennaio 07, 2013

Un saluto e augurio a tutte le Befane

" Cara sig.ra Befana/e,

Fin da bambino, essendo un maschietto, guardavo stupìto le vostre facce un po' colme di rughe,la vostra voce roca, il vostro fiato maleodorante, i vostri vestiti fuori forma, le innumerevoli imperfezioni del tempo, la Befana per sua natura supera i 35 anni anni di età.
Non è un vanto , non è una vergogna i segni del tempo, adesso il nostro governo vi ha allungato la vita, non andrete nemmeno in pensione se non avrete la scopa rotta e l'impossibilità di deambulare,se non avrete versato più di 40 anni di contributi e superato i 67 anni di età.

Non credevo d'adulto di convivere con tante befane al lavoro, non si alzano da terra ma portono il genere umano in basso, sono prive di fantasie, metodiche, ordinarie, spesso con gli occhiali, incomprensibili. 
Giudicano gli altri, sanno dispensare buoni consigli purchè non siano obbligate a mettervi mano e prendere responsabilità.

Hanno perso il sogno del principe azzurro, così le loro conversazioni sono piene dei buoni spesa alla cooperativa, dei viaggi dai parenti, delle scarpe, degli scatti d'anzianità,  dei movimenti interni alla meg@zienda, delle cene in pizzeria e del fine settimana, della TV.
Col tempo sanno distinguere un passero da un'aquila, ma non sanno cogliere ne l'uno ne l'altro, così restano a guardare per poi criticare tutto e  tutti. Credono di essere buone e generose, oneste e premurose, ma non sanno più sognare ed entusiamarsi e hanno trasformato la loro pigrizia nella fede cieca in virtù acquisite. 
Portano nei loro sguardi melanconici il senso del tempo passato, la tristezza in alcuni casi  di non aver famiglia o figli o la casa al mare. Mantengono la fede incrollabile nel cartellino da strisciare, nel posto fisso e in un sospiro, -Ancora qui, ancora oggi e poi domani in ferie e riposo-.
Sono esseri dalla lunga sopravvivenza, più "forti" degli uomini biologicamente, più indifferenti ai principi  quindi sopravvivvono molto bene in aziende e meg@ziende .
Quando hanno una piccola responsabilità, tremano come vetri e il carattere diventa spigoloso come lo scalino appena inciampato, mostrano tutta la loro freddezza e limite di carattere, ma alla fine giustificano se stesse sempre, "siamo donne".Una patente per guidare le scope e le scelte assurde.
Un consorzio, una lega pronta ad unirsi ad ogni aggressione casuale di maschio fuori branco, non importa l'oggetto, la ragione del contendere, la befana ha sempre ragione o almeno ci crede. 
Di solito hanno avversità per la tecnologia, le lingue, la logica, la creatività, tutto ciò che non è immediatamente comprensibile e pratico.Credono nel passato e nel suo ritorno, come quando 
ogni 6 Gennaio ritorna la loro festa.

Fatevi coraggio, care befane,  siete la maggioranza, state determinando il destino di altri milioni d'individui che non la pensano come voi, non sono come voi, ma soprattutto non condividono la stessa visione di futuro."

N.B Il blogger ha raccolto questa lettera indirizzata alle befane di... ma non condivide nessuna parola scritta e chiede scusa a tutte le signore che caso mai leggeranno ; ha pubblicato tale lettera solo come testimonianza,in nome del pluralismo, della democrazia.


domenica, gennaio 06, 2013

DiLemma exit way

(cronaca di un delirio quotidiano p.1)
"il sapore era amaro e acido come la giornata, mentre assetato R.C. si attaccò con impeto alla bottiglia di gatorade, lo stesso colore paglierino al limone, ...qualcosa..non aveva mai bevuto, gli ricordava quanto fosse vicino al prossimo stop e consegna...
Poi si ricordò che lungo la statale, si era fermato, aveva due bottigliette identiche, gusto limone,
solo una aveva il gatorade...l'altra era residuo d'urgenza...così vomitò d'improvviso al pensiero contro il vetro della Panda,coprendo la visione frontale, poi sentì l'urto, il petto contro il volante e un terribile sonno.
Sonno,come svegliarsi tutti i santi giorni alle 5;20 di mattina, mentre faceva il suo corso la maledizione dei Maya e di Randy...
C'era un calore innaturale in tutto il corpo, lo sfigmomanometro indicava 180, la fronte sudava, ma fuori, nonostante il sole, c'era 1 grado sottozero,umidità al 99%, la gente coi cappotti e berretti e lui in camicia a quadri....com'era possibile....
Supercharged by anger nessuna fame, nessun sonno, nessun freddo, nessuna sensibilità, solo la rabbia l'avvolgeva come un potente airbag inflatable.
Rialzò la testa, i colori erano sbiaditi e poi la visione di quei nomi erano come sempre, indistinte lettere e incomprensibili parole. Si era scoperto dopo decenni, dislessico, solo una ripetizione di lettere e numeri, Franzoni, Gallerani, Govoni, Saetti, al 5, al 20, al 27, al 19, -ma cos'è quest'incubo? Sapere i c...i di tutta una provincia? Leggere le dinastie e gli affari di famiglia?-
si chiedeva,mentre il respiro era affannoso e un altro attacco di panico lo raggiungeva.
Sentiva l'eco della collega -E' un vecchio rimbambito ! Non ne posso più di spiegargli che esistono 25 Franzoni e non sono parenti, solo 2 sono cugini e tre discendono dalla grande famiglia dei Franzoni, stanziali nella depressa pianura!
Maurizio al 5 non è parente di Gianni, anzi sono nemici per la pelle e si sono fatti causa per il possesso della casa recentemente terremotata  e non si può consegnare il pacco come fossero la stessa persona...si rischia la denuncia penale e infine l'arresto...
Poi c'è Monica al 5 che non è Monica al 29 di fronte, anche se hanno stesso cognome e si conoscono, poi ci sono 85 Luigi Gallerani in provincia, 24 cugini e 30 fratelli, 10 suoceri, di cui 21 sono padri.Bisogna memorizzare, è facile...Ci sono 160 Govoni e solo 54 sono parenti in primo grado...non si può sbagliare! - aveva gridato dagli alti piani del seminterrato livello -1, l'oramai signora Patrizia (prossima ai fiori di prugna).
Poi R.C. era stato richiamato in direzione, avveniva un giorno sì e l'altro no, dipendeva dal dispari o dal pari, dipendeva dall'umore di Bob Rock, il directora  del centro distaccamento punitivo n. 26 di consegna, blocco 10 industriale.
Ogni volta R.C. recitava l'atto di contrizione e di dolore -Mio Dio mi pento e mi riprometto di non farlo mai più...col tuo aiuto e sostegno..mi licenzierò.- poi la preghiera si rivolgeva ai presenti, mentre in piedi con le lacrime chiedeva quando e quanto ammontava il debito verso  la meg@zienda. Lo guardavano con una simulatio sorriso, scuotevano le spalle e le palle, -Ancora non lo sappiamo,...Ma intanto cerchiamo di lavorare bene..-.
-Perchè questo è un lavoro ?-. E finiva sempre così, col directora che diventava rosso in volto, persino sulla testa dove non aveva quasi capelli ma peli e lo scacciava nella postazione con minacciose promesse.
R.C. scendeva le scale metalliche a passi pesanti, come battiti del cuore,raggiungeva la postazione, lo sguardo perso di fronte ai grigi scaffali,poi verso un presente-futuro ignobile, perenne sofferenza, abbassava la testa verso il banco grigio,poi la sbatteva ripetutamente,
gridava ad alta voce -Non ne posso più di 'sto lavoro di ...!- (in francese ndr).
La promessa ritornava, soldi offerti in cambio di un altro lavoro, in cambio del licenziamento
ma poi il loro sguardo, indifferente, -Non ci impressiona...lasci stare...- era la consueta risposta del directora, del believer e orgoglioso del suo lavoro."Tutto si giustifica con lo stipendio" il motto della casa.
Erano così indifferenti a tutti,  forse come gli psichiatri di un manicomio erano indifferenti alle gesta dei pazienti, l'unica differenza negativa, non potevano prescrivere droghe e antidolorifici.
Parole al vento, parole tradite, giuramenti rotti e spergiuri, la falsità costante, regola aziendale.
Ricordi e ricordi di non-vitae,anni prima, mentre raccoglieva dal tavolo la busta bianca di dicembre e poi dopo averla aperta, una griglia bianco-nera di numeri e sigle, niente ore lavorate se non come da contratto, niente straordinari, niente sofferenze a bilancio, senza guardare il totale l'aveva presa e stracciata col colmo del disprezzo per meg@azienda e poi calpestata,gridando a squarciagola  -Mi fate schifo!- nel silenzio generale dei colleghi, vestiti in divisa. -Non lavorerò mai più per voi!-.Tanti anni fà....ma era come ieri...il dolore non si dimentica mai...dopo pochi minuti, l'aveva raggiunta una collega che....allungava lo stesso foglio ricomposto con lo scotch Quel gesto, gratuito silenzioso, l'aveva umiliato e sconvolto, non si poteva stracciare la busta paga ne rifiutare il compenso in cambio della dignità,....
Ora cercava di ricordare chi era, perchè era qualcosa o qualcuno prima della sentenza di deportazione nel distaccamento 26, sezione 12 secondo il burro-cratese aziendale.
Lo sapeva, era perso, perso in via Banche, nella campagna, tra uccelli, acquitrini, attento a non cadere dalla strada sterrata nel fosso, a forte velocità, cercando di controllare l'incontrollabile,
il tempo che scorreva e avrebbe trasformato la vettura in una poltiglia di fango e la perdita del ritorno ad una vita normale.
Negli spazi di una campagna, con la rabbia  e la pazzia di un assassino, avendo commesso il delitto più grave, ucciso la dignità, se stesso.
Forse in  una scatola stava consegnando la testa di qualcuno...


E tutti i giorni sembrava ritornare inesorabile sul luogo del delitto, un eterno ritorno al disgusto, al vomito, alla rabbia, la rabbia pura, perchè,perchè, il grande perchè,  c'era un'alternativa ?
Avrebbe trovato più dignità nell'essere una prostituta ( se fosse stata donna) o in un mafioso che nel fare ciò che faceva,rompendo tante volte al giorno la propria parola data, ma poi nel panico attaccò l'auricolare per calmarsi e la dolce voce di Nina Gordon gli fece dimenticare dov'era..." And I feel so light/ This is all I want to feel tonight...." .

 Down to the earth
I fell with dripping wings
Heavy things won't fly
And the sky might catch on fire
And burn the axis of the world that's why
I prefer a sunless sky
To the glittering and stinging in my eyes

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life

Gleaming in the dark sea
I'm as light as air floating there breathlessly
When the dream dissolves
I open up my eyes
I realize that
Everything is shoreless sea
A weightlessness is passing over me

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life
Tonight and the rest of my life
And I

Everything is waves and stars
The universe is resting in my arms

I feel so light
This is all i want to feel tonight
I feel so light
Tonight and the rest of my life

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life
Tonight and the rest of my life

 Raggiunse la banchina finale, contro il terrapieno, ai due lati il fosso, in un metro e mezzo, come il cubo di Rubrick, doveva girare la vettura e tornare alla civiltà, senza cadervi dentro,  tornare alla base in quindici minuti, tempo scaduto, sempre di corsa.
Regole di soppravivvenza,un lavoro normale o un emergenza quotidiana ?
Risalendo l'argine, la vettura sul fango ghiacciato andava leggermente a zig-zag, il controllo del volante era dolce di necessità, poi risaliva case e villette per raggiungere la statale.
Correva fino alla rotonda, poi alla provinciale, per tornare nel capannone industriale del distaccamento punitivo.
Iniziava la terza parte, tutti i giorni, riconsegna vettura, calcolo chilometrico, rimanenze, codici a barre, moduli, dichiarazioni, controlli.
Riconsegna. Basta, basta...
Rialzò la testa e pensò che tutto fosse un un incubo ad occhi aperti...
Doveva firmare i moduli, apporre il nome e cognome, la sua identità e dichiarare cosa aveva fatto, questo non lo tollerava.
Immaginava di non essere lui stesso, ma un altro, un sosia, a fare quello che faceva...
Si vedeva, uno molto simile a se stesso, ma non era lui, così era tollerabile, così proteggeva se stesso, ma poi doveva firmare e questo era un tradimento.
Meg@zienda voleva la sua identità, voleva sapere quanti soldi, il proprio conto corrente, dove viveva, con chi, voleva la firma, voleva tutto per sé, non gli bastavano le 7, 9,12, ore, non gli bastavano. Meg@zienda voleva le proprietà, meg@azienda voleva la sua vita ....in cambio prometteva un finto-lavoro-dipendente... e la paranoia aumentava.
Doveva vivere tutti i giorni una doppia identità, nascondere l'identità del suo lavoro criminale,
il finto-lavoro per estinguere il debito, vergognarsi ogni minuto di ciò che faceva, ricevere quotidianamente umiliazioni (ma  questo era un sostegno, essere bravi in quel lavoro sarebbe stato l'insulto maggiore), chiedersi quale era la ragione della punizione inflitta, chiedersi soltanto dov'era l'uscita a questa morte quotidiana.
Se esisteva una via di fuga,an exit way, per sempre da meg@zienda, l'avrebbe trovata...
Era disposto a cambiare identità, emigrare, corrompere,...(censura).. per salvare la sua vita, perchè meg@zienda violava tutte le regole e il suo potere era quasi assoluto in Italia.
[L'Italia, un paese latino sudamericano, con una giovane, fragile democrazia, altissima corruzione,criminalità, immensa burocrazia, innumerevoli leggi, tutte infrante. Uno dei paesi più poveri di risorse naturali, altissimo debito pubblico,inflazione, quasi assenza di credito e investimenti in ricerca, gerontocrazia simile alla Russia anni 70- Che bel futuro!] 
Tra meg@zienda e la mafia c'era solo una differenza: 
la prima non minacciava mai -direttamente- di morte,
poi tutto il resto, leggi infrante, sfruttamento, controllo finanziario e mentale, inefficenze, tutto il resto, molto di più che qualsiasi mafia potesse fare, meg@zienda poteva.
 
La sera, dopo alcune ore dal rientro e alla tredicesima ora dal risveglio, lo raggiunse la chiamata di un ex collega,raccontandogli l'immaginabile della precedente finta-cooperativa.
Tutti gli ex-compagni dell'aeroporto, sì, tutti quelli che si sentivano sicuri del loro posto, tutti a casa licenziati. Era un lavoro tollerabile, dignitoso, spesso frenetico, tutti licenziati, cooperativa sciolta nelle carte e nella carne.
Rimase diversi minuti  perplesso, stordito. Il cerchio si stava restringendo, la paranoia aumentava, esiste una sola meg@zienda e tu adorerai, seguirai, sarai fedele solo a lei ?
Nessuna alternativa?
L'incidente, la morte, la malattia, la disoccupazione oppure l'emigrazione ?
Dilemmi, dilemmi,
ma non era un dilemma vivere in Italia."

Read my mind

On the corner of main street
Just tryin' to keep it in line
You say you wanna move on and
You say I'm falling behind

Can you read my mind?
Can you read my mind?

I never really gave up on
Breakin' out of this two-star town
I got the green light

I got a little fight
I'm gonna turn this thing around

Can you read my mind?
Can you read my mind?

The good old days, the honest man;
The restless heart, the Promised Land
A subtle kiss that no one sees;
A broken wrist and a paid trapeze

Oh well I don't mind, if you don't mind
'Cause I don't shine if you don't shine
Before you go, can you read my mind?

Its funny how you just break down
Waitin' on some sign
I pull up to the front of your driveway
With magic soakin' my spine

Can you read my mind?
Can you read my mind?

The teenage queen, the loaded gun;
The drop dead dream, the Chosen One
A southern drawl, a world unseen;
A city wall and a trampoline

Oh well I don't mind, if you don't mind
'Cause I don't shine if you don't shine
Before you jump
Tell me what you find when you read my mind

......
Put your back on me
The stars are blazing like rebel diamonds cut out of the sun
When you read my mind

(The killers)

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Il blogger non ha alcuna responsabilità di quanto riportato, raccolta una testimonianza di un conoscente zombi. Tempi di crisi, dilemmi, soluzioni vicine.