domenica, gennaio 06, 2013

DiLemma exit way

(cronaca di un delirio quotidiano p.1)
"il sapore era amaro e acido come la giornata, mentre assetato R.C. si attaccò con impeto alla bottiglia di gatorade, lo stesso colore paglierino al limone, ...qualcosa..non aveva mai bevuto, gli ricordava quanto fosse vicino al prossimo stop e consegna...
Poi si ricordò che lungo la statale, si era fermato, aveva due bottigliette identiche, gusto limone,
solo una aveva il gatorade...l'altra era residuo d'urgenza...così vomitò d'improvviso al pensiero contro il vetro della Panda,coprendo la visione frontale, poi sentì l'urto, il petto contro il volante e un terribile sonno.
Sonno,come svegliarsi tutti i santi giorni alle 5;20 di mattina, mentre faceva il suo corso la maledizione dei Maya e di Randy...
C'era un calore innaturale in tutto il corpo, lo sfigmomanometro indicava 180, la fronte sudava, ma fuori, nonostante il sole, c'era 1 grado sottozero,umidità al 99%, la gente coi cappotti e berretti e lui in camicia a quadri....com'era possibile....
Supercharged by anger nessuna fame, nessun sonno, nessun freddo, nessuna sensibilità, solo la rabbia l'avvolgeva come un potente airbag inflatable.
Rialzò la testa, i colori erano sbiaditi e poi la visione di quei nomi erano come sempre, indistinte lettere e incomprensibili parole. Si era scoperto dopo decenni, dislessico, solo una ripetizione di lettere e numeri, Franzoni, Gallerani, Govoni, Saetti, al 5, al 20, al 27, al 19, -ma cos'è quest'incubo? Sapere i c...i di tutta una provincia? Leggere le dinastie e gli affari di famiglia?-
si chiedeva,mentre il respiro era affannoso e un altro attacco di panico lo raggiungeva.
Sentiva l'eco della collega -E' un vecchio rimbambito ! Non ne posso più di spiegargli che esistono 25 Franzoni e non sono parenti, solo 2 sono cugini e tre discendono dalla grande famiglia dei Franzoni, stanziali nella depressa pianura!
Maurizio al 5 non è parente di Gianni, anzi sono nemici per la pelle e si sono fatti causa per il possesso della casa recentemente terremotata  e non si può consegnare il pacco come fossero la stessa persona...si rischia la denuncia penale e infine l'arresto...
Poi c'è Monica al 5 che non è Monica al 29 di fronte, anche se hanno stesso cognome e si conoscono, poi ci sono 85 Luigi Gallerani in provincia, 24 cugini e 30 fratelli, 10 suoceri, di cui 21 sono padri.Bisogna memorizzare, è facile...Ci sono 160 Govoni e solo 54 sono parenti in primo grado...non si può sbagliare! - aveva gridato dagli alti piani del seminterrato livello -1, l'oramai signora Patrizia (prossima ai fiori di prugna).
Poi R.C. era stato richiamato in direzione, avveniva un giorno sì e l'altro no, dipendeva dal dispari o dal pari, dipendeva dall'umore di Bob Rock, il directora  del centro distaccamento punitivo n. 26 di consegna, blocco 10 industriale.
Ogni volta R.C. recitava l'atto di contrizione e di dolore -Mio Dio mi pento e mi riprometto di non farlo mai più...col tuo aiuto e sostegno..mi licenzierò.- poi la preghiera si rivolgeva ai presenti, mentre in piedi con le lacrime chiedeva quando e quanto ammontava il debito verso  la meg@zienda. Lo guardavano con una simulatio sorriso, scuotevano le spalle e le palle, -Ancora non lo sappiamo,...Ma intanto cerchiamo di lavorare bene..-.
-Perchè questo è un lavoro ?-. E finiva sempre così, col directora che diventava rosso in volto, persino sulla testa dove non aveva quasi capelli ma peli e lo scacciava nella postazione con minacciose promesse.
R.C. scendeva le scale metalliche a passi pesanti, come battiti del cuore,raggiungeva la postazione, lo sguardo perso di fronte ai grigi scaffali,poi verso un presente-futuro ignobile, perenne sofferenza, abbassava la testa verso il banco grigio,poi la sbatteva ripetutamente,
gridava ad alta voce -Non ne posso più di 'sto lavoro di ...!- (in francese ndr).
La promessa ritornava, soldi offerti in cambio di un altro lavoro, in cambio del licenziamento
ma poi il loro sguardo, indifferente, -Non ci impressiona...lasci stare...- era la consueta risposta del directora, del believer e orgoglioso del suo lavoro."Tutto si giustifica con lo stipendio" il motto della casa.
Erano così indifferenti a tutti,  forse come gli psichiatri di un manicomio erano indifferenti alle gesta dei pazienti, l'unica differenza negativa, non potevano prescrivere droghe e antidolorifici.
Parole al vento, parole tradite, giuramenti rotti e spergiuri, la falsità costante, regola aziendale.
Ricordi e ricordi di non-vitae,anni prima, mentre raccoglieva dal tavolo la busta bianca di dicembre e poi dopo averla aperta, una griglia bianco-nera di numeri e sigle, niente ore lavorate se non come da contratto, niente straordinari, niente sofferenze a bilancio, senza guardare il totale l'aveva presa e stracciata col colmo del disprezzo per meg@azienda e poi calpestata,gridando a squarciagola  -Mi fate schifo!- nel silenzio generale dei colleghi, vestiti in divisa. -Non lavorerò mai più per voi!-.Tanti anni fà....ma era come ieri...il dolore non si dimentica mai...dopo pochi minuti, l'aveva raggiunta una collega che....allungava lo stesso foglio ricomposto con lo scotch Quel gesto, gratuito silenzioso, l'aveva umiliato e sconvolto, non si poteva stracciare la busta paga ne rifiutare il compenso in cambio della dignità,....
Ora cercava di ricordare chi era, perchè era qualcosa o qualcuno prima della sentenza di deportazione nel distaccamento 26, sezione 12 secondo il burro-cratese aziendale.
Lo sapeva, era perso, perso in via Banche, nella campagna, tra uccelli, acquitrini, attento a non cadere dalla strada sterrata nel fosso, a forte velocità, cercando di controllare l'incontrollabile,
il tempo che scorreva e avrebbe trasformato la vettura in una poltiglia di fango e la perdita del ritorno ad una vita normale.
Negli spazi di una campagna, con la rabbia  e la pazzia di un assassino, avendo commesso il delitto più grave, ucciso la dignità, se stesso.
Forse in  una scatola stava consegnando la testa di qualcuno...


E tutti i giorni sembrava ritornare inesorabile sul luogo del delitto, un eterno ritorno al disgusto, al vomito, alla rabbia, la rabbia pura, perchè,perchè, il grande perchè,  c'era un'alternativa ?
Avrebbe trovato più dignità nell'essere una prostituta ( se fosse stata donna) o in un mafioso che nel fare ciò che faceva,rompendo tante volte al giorno la propria parola data, ma poi nel panico attaccò l'auricolare per calmarsi e la dolce voce di Nina Gordon gli fece dimenticare dov'era..." And I feel so light/ This is all I want to feel tonight...." .

 Down to the earth
I fell with dripping wings
Heavy things won't fly
And the sky might catch on fire
And burn the axis of the world that's why
I prefer a sunless sky
To the glittering and stinging in my eyes

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life

Gleaming in the dark sea
I'm as light as air floating there breathlessly
When the dream dissolves
I open up my eyes
I realize that
Everything is shoreless sea
A weightlessness is passing over me

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life
Tonight and the rest of my life
And I

Everything is waves and stars
The universe is resting in my arms

I feel so light
This is all i want to feel tonight
I feel so light
Tonight and the rest of my life

And I feel so light
This is all i want to feel tonight
And I feel so light
Tonight and the rest of my life
Tonight and the rest of my life

 Raggiunse la banchina finale, contro il terrapieno, ai due lati il fosso, in un metro e mezzo, come il cubo di Rubrick, doveva girare la vettura e tornare alla civiltà, senza cadervi dentro,  tornare alla base in quindici minuti, tempo scaduto, sempre di corsa.
Regole di soppravivvenza,un lavoro normale o un emergenza quotidiana ?
Risalendo l'argine, la vettura sul fango ghiacciato andava leggermente a zig-zag, il controllo del volante era dolce di necessità, poi risaliva case e villette per raggiungere la statale.
Correva fino alla rotonda, poi alla provinciale, per tornare nel capannone industriale del distaccamento punitivo.
Iniziava la terza parte, tutti i giorni, riconsegna vettura, calcolo chilometrico, rimanenze, codici a barre, moduli, dichiarazioni, controlli.
Riconsegna. Basta, basta...
Rialzò la testa e pensò che tutto fosse un un incubo ad occhi aperti...
Doveva firmare i moduli, apporre il nome e cognome, la sua identità e dichiarare cosa aveva fatto, questo non lo tollerava.
Immaginava di non essere lui stesso, ma un altro, un sosia, a fare quello che faceva...
Si vedeva, uno molto simile a se stesso, ma non era lui, così era tollerabile, così proteggeva se stesso, ma poi doveva firmare e questo era un tradimento.
Meg@zienda voleva la sua identità, voleva sapere quanti soldi, il proprio conto corrente, dove viveva, con chi, voleva la firma, voleva tutto per sé, non gli bastavano le 7, 9,12, ore, non gli bastavano. Meg@zienda voleva le proprietà, meg@azienda voleva la sua vita ....in cambio prometteva un finto-lavoro-dipendente... e la paranoia aumentava.
Doveva vivere tutti i giorni una doppia identità, nascondere l'identità del suo lavoro criminale,
il finto-lavoro per estinguere il debito, vergognarsi ogni minuto di ciò che faceva, ricevere quotidianamente umiliazioni (ma  questo era un sostegno, essere bravi in quel lavoro sarebbe stato l'insulto maggiore), chiedersi quale era la ragione della punizione inflitta, chiedersi soltanto dov'era l'uscita a questa morte quotidiana.
Se esisteva una via di fuga,an exit way, per sempre da meg@zienda, l'avrebbe trovata...
Era disposto a cambiare identità, emigrare, corrompere,...(censura).. per salvare la sua vita, perchè meg@zienda violava tutte le regole e il suo potere era quasi assoluto in Italia.
[L'Italia, un paese latino sudamericano, con una giovane, fragile democrazia, altissima corruzione,criminalità, immensa burocrazia, innumerevoli leggi, tutte infrante. Uno dei paesi più poveri di risorse naturali, altissimo debito pubblico,inflazione, quasi assenza di credito e investimenti in ricerca, gerontocrazia simile alla Russia anni 70- Che bel futuro!] 
Tra meg@zienda e la mafia c'era solo una differenza: 
la prima non minacciava mai -direttamente- di morte,
poi tutto il resto, leggi infrante, sfruttamento, controllo finanziario e mentale, inefficenze, tutto il resto, molto di più che qualsiasi mafia potesse fare, meg@zienda poteva.
 
La sera, dopo alcune ore dal rientro e alla tredicesima ora dal risveglio, lo raggiunse la chiamata di un ex collega,raccontandogli l'immaginabile della precedente finta-cooperativa.
Tutti gli ex-compagni dell'aeroporto, sì, tutti quelli che si sentivano sicuri del loro posto, tutti a casa licenziati. Era un lavoro tollerabile, dignitoso, spesso frenetico, tutti licenziati, cooperativa sciolta nelle carte e nella carne.
Rimase diversi minuti  perplesso, stordito. Il cerchio si stava restringendo, la paranoia aumentava, esiste una sola meg@zienda e tu adorerai, seguirai, sarai fedele solo a lei ?
Nessuna alternativa?
L'incidente, la morte, la malattia, la disoccupazione oppure l'emigrazione ?
Dilemmi, dilemmi,
ma non era un dilemma vivere in Italia."

Read my mind

On the corner of main street
Just tryin' to keep it in line
You say you wanna move on and
You say I'm falling behind

Can you read my mind?
Can you read my mind?

I never really gave up on
Breakin' out of this two-star town
I got the green light

I got a little fight
I'm gonna turn this thing around

Can you read my mind?
Can you read my mind?

The good old days, the honest man;
The restless heart, the Promised Land
A subtle kiss that no one sees;
A broken wrist and a paid trapeze

Oh well I don't mind, if you don't mind
'Cause I don't shine if you don't shine
Before you go, can you read my mind?

Its funny how you just break down
Waitin' on some sign
I pull up to the front of your driveway
With magic soakin' my spine

Can you read my mind?
Can you read my mind?

The teenage queen, the loaded gun;
The drop dead dream, the Chosen One
A southern drawl, a world unseen;
A city wall and a trampoline

Oh well I don't mind, if you don't mind
'Cause I don't shine if you don't shine
Before you jump
Tell me what you find when you read my mind

......
Put your back on me
The stars are blazing like rebel diamonds cut out of the sun
When you read my mind

(The killers)

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Il blogger non ha alcuna responsabilità di quanto riportato, raccolta una testimonianza di un conoscente zombi. Tempi di crisi, dilemmi, soluzioni vicine.

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