domenica, febbraio 24, 2013

Under Election, n.2 la saga continua

Il blog ha ricevuto numerosi insulti e richieste di rettifiche, pertanto pubblica un'altra lettera di un altro lettore elettore; sperando che il clima si abbassi ancora e l'era glaciale presente
nel paese, l'immobilisimo arrivi al punto critico di rottura del ghiaccio.


Caro Blog,

Vivo da mesi con ansia questo travagliato periodo, sono un lettore di sim card, CD ROM, contenuti digitali, giornali on-line, streaming audio-video, ma resto un elettore INDECISO
e non decisivo con il mio UNO, ONE,один голос,  vote.
Così vengo inseguito da immagini orripilanti sullo schermo, dentro casa, monologhi di vecchi, presentatori truccati, ad ogni ora, in radio, su messaggi, su web, la realtà moltiplicata, il sogno di essere ovunque, ubiquità, il dubbio di avere il TV rotto quando la stessa faccia appare su 1,2,3,4,5,6, canali, la chiamano democrazia....
Persino dopo chilometri di bianca e innevata campagna, ascolto voci del sud con commenti e discussioni su ciò che ieri in messaggi video ubiqui è stato detto, tutto si ripete e ripete.



Erano responsabili per tanti anni, presidenti, ma se verranno ri-eletti, cambieranno le cose che non hanno mai cambiato, solo se si farà la croce nella casella giusta.
C'è chi parla di "scelta utile" e "voto disperso",un altro modo per dire "non votate loro",  quasi quasi è meglio che scelgano loro che cosa votare o votarsi da soli, nel sistema elettorale auto-soddisfacente.
L'ipocrisia del "voto utile".
Nella mia memoria di massa raccolgo deliri, li registro, una faccia nota ripete che restituirà anche le tasse versate e le abbasserà, saremo felici, se lui ritornerà, per l'ennesima volta.
L'altro promette un nuovo corso, l'altro la parità, l'altro la giustizia, il flusso ininterrotto delle promesse, che s'infrange sulla realtà.
Sono scomparsi da mesi sullo schermo, le facce dei lavoratori licenziati o in cassa,  i problemi di salute, il blocco del traffico,l'inquinamentoi,la crisi dell'edilizia, l'inflazione, il debito pubblico, la disoccupazione, i giovani e le pensioni, questi e gli altri,per lasciare il posto,alle promesse e ai sogni.
Promesse e promesse, le loro facce, promesse condizionali, "Se noi ...vinciamo (al potere) ...allora..",così la realtà è scomparsa.
Non lo dicono, ma sono solo numeri, cercano solo numeri, come sono numeri le persone, i soldi che verranno, il cannibalismo che praticheranno sull'ultima polpa rimasta, come sciacalli per pagarsi i loro benefici, lo status, mentre l'organismo intero decade, senza nuovo sangue, idee, nuova economia.
La sete di potere forse il desiderio più forte, anche quando la nave affonda vogliono improvvisarsi comandanti, anche su un cadavere vogliono comandare.
Esercitano il loro potere con l'ubiquità della loro presenza; spegnere  o cambiare canale, un atto d'eroismo.
E' passato il sabato del "silenzio elettorale", la domenica sacra del voto, per chi ci crede e per chi l'obbligano a crederci, imponendogli il giorno di riposo.
Si tornerà ad eleggere presto, un nuovo, ultimo pronostico, nell'irresponsabilità di massa c'è la democrazia ?
Libertà nella quantità? Paura di una nuova dittatura? Paura della continuazione della dittatura degli imbecilli.

domenica, febbraio 17, 2013

Under election.no time (scusa devo andare a casa)

N.B.
Il blog ha ricevuto una lettera da un assiduo lettore e resta neutrale di fronte a fatti, circostanze,non verificabili, pubblica tale lettera per rispetto della libertà d'espressione,  aggiungendo che qualsiasi riferimento a persone, aziende, gruppi,citazioni,  è puramente casuale.


Caro Blog,                                                    Venerdì 15/2/13

Anche in questo giorno m'è caro, col sapore e l'anticipazione del giorno di riposo, alle luci dell'alba, in un sonno convulso, chiamato anche incubo,  il direktora gridava chiedendomi perchè non avessi consegnato l'ultimo pacco in una zona remota, cercando di ricordare dove e quando, la sveglia telefonica irrompeva  lasciandomi l'angoscia della domanda senza risposta, il dubbio, il rimorso di coscienza di non aver completato il dovere, un'ottimo viatico per una nuova giornata.
Appartengo alla setta dei reincarnati, sono alla mia dodicesima reincarnazione,quasi terminale, per colpe precedenti e passate, dal conclave della megastruttura, mi hanno assegnato in una zona remota, dove scontare le pene e le sofferenze previste.
La setta segreta, dimenticata dai media, conta molti milioni di membri, in tanti sottogruppi, eccezioni, accezioni, specialità,mansioni, ogni tre,sei,nove mesi avviene una metamorfosi di stato, a volte termina in vacatio (trad. in bol. "in vacca") sine die (trad. in bol. "senza data").
Nell'era della disoccupazione obbligatoria, in attesa della fine del debito con meg@azienda, proseguivo il ciclo delle reincarnazioni,quel giorno, sereno, lungo la strada andando al luogo di pena, affrontavo con il solito entusiasmo il dovere quotidiano.
Prendendo servizio, strisciavo la banda magnetica e il codice a barra col numero di matricola, attraverso cavi, reti, ponti radio,veniva trasmesso al supremo controllore di Roma, sede di tutte le sedie.
Un giorno come tutti gli altri, i robot si muovevano lungo le striscie gialle. Prima osservazione: "Non hai le scarpe!", ore 7:15 Impallidiva, come dire ad un bagnante, sei nudo, non si vedevono i piedi, ma comode scarpe da ginnastica. Per seguire la pena occorreva mettersi speciali scarpe, alte, impermeabili, non traspiranti, bloccanti la caviglia e la punta, provocando fastidio e dolore, ma la giustificazione era "per la tua e la nostra sicurezza", come ai bambini si mettevano le scarpe ortopediche.
Poi mi raggiungeva la caposala, "firma qui!", "che cosa?" " che hai fatto il corso A09/22 sulle smart APF modalità consegna", incredulo, "cosa ? Quando mai?", "L'altro ieri, quando il direktora ha spiegato la storia dei nuovi pacchi", incredulo, "ma cosa ha spiegato? Io non c'ero", "ma tu firma lo stesso...". Se firmi, sarai responsabile di cose che non sai, non hai capito e sarà un altro ottimo motivo per punirti...voce della coscienza.
Mi mettevo alla postazione a lavorare i prodotti, a portare le casse, poi a prendere il sacro terminale connettivo con la centrale, dove ogni intelligenza remota sorvegliava l'andamento del lavoro in ambiente controllato.
Homo, il suo nome, fuori produzione da cinque anni, con sistema operativo umorale, visore piccolo,interprete di codici a barre, chiedeva la password, cosa che regolarmente dimenticava, la parola segreta.
Gridavo allora : "Qual'è e la parola segreta? " in coro gli rispondevano Alex002, il vicino,tutti avevano lo stesso terminale, la stessa password segreta, ma personale, misteri di meg@zienda. Però sei responsabile,voce della coscienza.
Iniziava il lungo calvario, "come sarà oggi Homo? Sarà felice che c'è il sole, mi farà fare il login oppure si rifiuterà e la colpa sarà sempre mia?" Mentre aspettava ed un circolo multicolore ipnotizzava l'operatore in attesa, l'orologio girava nella sua folle corsa.
Ma la rete, la grande madre, non c'era...l'antenna non copriva il capannone e cosi i tanti robot giravano cercando il segnale con in mano il terminale come andassero a caccia di farfalle, "Eccolo qui il segnale!" e si inginocchiavano in un angolo in attesa che espletasse le sue funzioni di riconoscimento,caricasse il sistema, le procedure e si potesse iniziare a lavorare.
Poi la password scadeva, naturalemente dopo tre tentativi si bloccava, dovevi aspettare mezz'ora, la colpa era dell'operatore che doveva immaginare, senza alcun segnale o warning dallo schermo che la password era scaduta e salivi di un livello di maturazione maggiore, uno step forward, un passo avanti nel pro-cesso.
Poi quel giorno chiusero la finestra, l'interfaccia dove i preziosi venivano consegnati alle mani impure degli operatori,per non essere disturbati,problemi col sistema centrale, in altre parole, non funzionava niente e i robot-dipendenti dovevano attendere per lavorare.

Così il direktora in persona disse solenne:"Ascoltatemi !" pausa, "ci sono problemi, ..uscite lo stesso...solo chi verrà chiamato ritira i preziosi...".
"Ah i preziosi, i giochi Polentoni!" ecco cosa dovevo consegnare...
Tutti partirono per le varie destinazioni, caricando,caricando, il sole già all'orizzonte.
Nella corsa, la sequenza dei numeri, il percorso, i cambi di marcia, gli stop improvvisi, una sosta di tre minuti per tranciare un quadrato di pizza, poi di corsa lungo strade sterrate, animali selvaggi, acquitrini ghiacciati, capannoni in disuso, case diroccate dal terremoto, fienili, sempre a corriere.
Infine il dolce rientro di venerdi, pregustando la libertà, l'assenza di tutto quel mondo assurdo.
Rientravo, carico di casse vuote, nulla d'aspettarsi....Invece, invece, "aspettati sempre l'imprevisto!" quarantacinque minuti prima della campanella, come un bravo monello.
"Il direktora ti vuole è urgente !", la frase che non vorresti mai ascoltare.... Allora il sogno era vero! Sì, ricordo esattamente come l'incubo e la realtà erano identici, un brivido, una profezia?
Mentre salivo i gradi alti,sulla porta c'era scritto il motto del direktora "Mors tua,vita mea" , in una lingua straniera e noi poveri ignoranti non capivamo. Egli stava immobile concentrato con lo sguardo fisso, non si capiva, se era ebete o ebbro, oppure in entrambi gli stati,poi un cenno, era al telefono, minuti e minuti, dieci, quindici, altro giro, poi richiamato "Si vieni...Ecco questo..." sollievo, un modulo vacatio,da correggere come sempre.
Poi guardando l'orologio ed approssimandosi la fine agitava un foglio, "Questo oggi andava consegnato! Quindi ORA esci".Dieci minuti prima della fine....impossibile andare e tornare in dieci minuti.
"Come?" " Sì l'ho detto a tutti, fai come tutti gli altri, parti e vai a consegnarlo...".
"Ma è quasi l' ora di chiusura, fra dieci minuti scade il mio orario, non riesco a consegnarlo...Mi accompagna poi lei in città? Come ci arrivo da qui ?", nessun mezzo pubblico nel raggio di cinque chilometri, corriera ogni ora dal centro per un altra ora di viaggio.
"Eh no caro! Non mi interessa, tu esci e lo consegni, questa  roba elettorale, scotta! Se arriva un ispezione, non posso proteggerti!E l'ispezione arriva! E poi come mai questo mazzetto qui non è stato consegnato ?"
"Non c'è l'ubicazione, come faccio? " "Sei qui da diversi mesi, dovresti conoscere tutto e tutti!".
"Va bene, scriva, scriva la nota...ma io non posso uscire e fare 5 km per portare questo foglio fuori orario lavoro!".
Lo schiavo osava ribellarsi ! " Inaudito! Non riconoscente!
"Chiama le guardie faccia da schiaffi, se ci riesci! Chiama pure i gendarmi! Fai la nota di servizio! Mettimi a casa, se ci riesci...." pensiero stupendo, (pensiero stupendo, nasce un poco strisciando... )testi_canzoni_patty_pravo_pensiero_stupendo. Un positivo confronto tra mente-catti.
La campagna elettorale, uno stampato con nome e cognome, la faccia di Pierilluso che prometteva un Italia migliore e già realizzava il peggiore per quelli che trasportavano il suo messaggio a destinazione....
Poi un grande amico, arrabbiato nero, veniva in soccorso, laddove il confronto deficente non aveva soluzione, prometteva di portare l'illustre,personale messaggio del segretario  con il mezzo privato, naturalmente, fuori dall'orario di lavoro, non retribuito, con costi personali.
Erano centinaia i foglietti di Pierilluso, consegnati uno ad uno, solo uno era rimasto in postazione, ma per quell'oltraggio alle regole, nessuna tolleranza, il direktora, mostrava la faccia severa di meg@zienda. L'azienda degli italiani, il deposito dei raccomandati dei partiti, dei sindacati, dei parenti,degli amici e dei conoscenti, la centrifuga dei temporanei,un universo a sé, il collettore degli esuberi di altre amministrazioni, il fondo senza fine dei depositi monetari, il magazzino della tecnologia scaduta.
Aveva atteso gli ultimi dieci minuti per comunicare l'inadempienza allo schiavo, tornare a casa dopo nove ore che si era lasciato casa, non era un dovere, ma una concessione occasionale.Gli schiavi non hanno orari, solo doveri, inadempienze, viltà.

Una canzone dall' mp3 acceso mi accompagnava, per calmarmi, non ne capivo il senso, in fondo uno schiavo non deve capire,solo eseguire.

First they ignore you
Then laugh at you, and hate you
Then they fight you
Then you win

When the truth dies
Very bad things happen

They're being heartless again



I know it's gone and there's gonna be violence
(Want you to love me)
I've taken as much as I'm willing to take
(Want you to be)
Why do you think we should suffer in silence
(The heavens above me)
When a heart is broken, there's nothing to break
(Eternally)
....
 ...You should see me in the afterlife
Picking up the sons of guns


Robbie Williams or Mahatma Ghan or Nicholas Klein ?

Il refraim era "Ogni giorno, come posso renderti la tua vita più miserevole e farti sentire inutile servo del sistema? Come posso umiliarti? Come posso rendermi sgradevole? Come posso farti pesare le regole e le tue inadempienze? Come posso farti sentire cretino senza essere un genio?
Come posso farti licenziare? Come posso rendere un lavoro stupido,non importante, quasi inutile,una perdita di tempo, la tua ossessione?"

Seduto su una sedia oppure ad osservare dall'alto di una ringhiera oppure dietro un vetro, col riscaldamento acceso, mentre fuori nevica o piove, come posso renderti la vita miserevole ?
 How can I  make you feel miserable ?"  a slogan for the managers of meg@zienda.Why ? 
You have to give up your stolen job place,because you haven't got any godfathers beside."
Poi un altra strisciata di banda magnetica, poi alla macchina, poi i ricordi mentre il percorso memorizzato fino agli alberi, ai paletti coi catarifrangenti rotti richiamava altri ricordi.
"Devi accettare quest'occasione , non ci sarà più..O farai il disoccupato a vita!" aveva detto la maga Circe ai suoi porcellini prima che diventassero tali, l'aveva ascoltata, l'aveva amata, all'origine di ogni conflitto c'è una donna, ovunque.La sicurezza, il posto di lavoro,vecchi miti, non più per tutte le stagioni, mentre proprio quel giorno meg@zienda annunciava tagli di 7 magazzini e tagli di personale....Nulla è più come prima...
Come maga Circe era rimasta nel suo palazzo,tra gli eletti, vicino ai piani alti, privilegiati, bar, pause, permessi, ferie, ma ogni giorno arrivava la sua commissione, come un fiume che dal monte, dalla sorgente giunge a valle, anche nella valle della nebbia, disperso fino  a giungere a destinazione fisicamente, trasportato dal corriere. Lei l'aveva lasciato e scaricato, senza futuro, vecchio, povero alla fine, arrenditi, non sei tra gli eletti, pochi giorni dentro la gabbia dorata in una delle tante sue precedenti reincarnazioni, quando l'ignoranza e la normalità esistevano.
Tante erano state le sue profezie, terribili ma non la sua splendida voce, come fossero fatti, innocenti, ora ricordava, "Dovrai fare un lavoro che ti occuperà ore e ore e non ti lascierà respiro, così non  avrai energie..Così anche tu sarai arrabbiato col mondo...". Perchè arrabbiato col mondo ? Perchè non conosceva già la sofferenza della vita? Perchè?
Eppure l'amava e non poteva non averla amata e non poteva scegliere chi amare,profezie e maledizioni come bicchieri d'acqua salati, scivolavano lungo la pelle, vaghi ricordi, senza repliche e risposte, la maga Circe non conosceva nel dialogo errori.

Ma ora pensava e vedeva tutte quelle parole, ascoltava la rabbia,tutto in un momento, incredibilmente distaccato, questo mondo non era il suo,mai stato, un passaggio. Dopo mesi di attacchi di panico, dopo essere stato deportato nel paesino per fare straordinari quotidiani che non erano piu straordinari, rivivendo passati orribili, sofferenze gratuite, inflitte dalla pura malvagità di persone menefreghiste, squallidi burocrati, dopo mesi di pianto,testate contro il capannone, tutto si stava dissolvendo...
Era tutta finzione, la vita era altro...
La vita era, è, fuori dal capannone, fuori dalle strade sterrate, fuori dai moduli e codici a barre, fuori dai tesserini di riconoscimento, fuori dai terminali.
La domanda insistente era, esisterà mai un luogo di lavoro NORMALE in Italia ?
Dove non c'è raccomandato, legami, dove c'è il civile rispetto, dove c'è il rispetto degli orari e delle parole date oppure l'alternativa è stare a casa in malattia, il licenziamento coatto, l'emigrazione ?
 
Maga Circe poteva continuare nei ricordi delle sue profezie, poteva aver avuto ragione, solo un momento.Perdersi, perdere la ragione, perdere la propria identità, identificarsi con le ossessioni profuse da inutili burocrati che devono giustificare la loro attività ed esistenza.
Trasformato in maiale o bestia feroce,perdendo la propria identità, solo per un momento nella notte, poi come l'alba arriva con la luce,tutte le ossessioni,gli incubi decadono dispersi come polvere nel vento.
Un senso di liberazione profonda, "non siamo quello che dicono gli altri di noi, siamo quel crediamo, noi stessi di noi, se si crede, si avvera, nessuna magia, nessuna profezia, il seguito naturale del tempo".










mercoledì, febbraio 06, 2013

Interest and passion...."cucina"


Ecco le migliori lasagne,dall'impasto al condimento, tutto sotto i nostri occhi profani
ad un corso di cucina.
La degustazione, avviene in religioso silenzio....
voto: 9,99/10, solo una porzione a testa!



 Lo sgombro, pesce azzurro, marinato con contorno...una delizia, delicato, leggero.
Naturalmente solo assaggi...il desiderio resta...

Voto 8,5/10, quantità, poco contorno.

Vedere il mistero del "fare la maionese" e materializzarsi sotto i propri occhi....

Voto 8/10, delicata, troppo delicata, l'idea di scorze finissime di limone, eccellente.

E per tutte le altre foto, ambiente cucina, Lumix bright, al link;
http://foto/corso-cucina-creativa-cooking-session

Nuova aggiunta gallery 2 giorni / corso a:
https://picasaweb.google.com/cucina creativa e tradizionale

Album iniziale, varia cucina, incluso artefatti e misfatti del sottoscritto a
https://picasaweb.Culinaria


domenica, febbraio 03, 2013

In house, meg@zienda

 Ricevo e pubblico;

" Caro blog,
Sala d'attesa all'aperto per fumatori, sede regionale, in meg@zienda, aspettando il lento,inesorabile destino, il direttore del personale, Dr D.R....
Edificio 1 (centro magazzino) , edificio 2 (direzione e centrale comunicazioni) a sinistra, altrettanto enorme, dove cavi sotterranei attraversano il sottosuolo e danno connettività a centinaia di uffici, numerati, dal vetro e targhetta, quadro e funzione, potenza e potere, sulla massa di dipendenti dispersi.
Tredici anni di vita consumati in pochi minuti, cosi come tante altre volte, non ricordo il volto e non immagino chi sia.La guardia prende carta d'identità, pass, non si entra senza essere identificati, manca il body-scanner, nello zaino, una bibbia in Inglese e un coltello (da pane) da 28 centimetri, non si sa mai...
Le preghiere eventuali, per un'ultimo desiderio, prima di essere abbattuto come un animale randagio colmo di rabbia e disperazione.Dimenticato in un articolo in VIII pagina, cronaca del Resto della Locale.Forse , fosse solo questo.
L'individuo avanza verso la porta cristalli, "hood on", occhiali da sole, mentre all'esterno è grigio buio nuvoloso, sciarpa fino agli occhi, la paura di essere riconosciuto da ex-ex-ex-colleghi è immensa, le loro eventuali domande irricevibili, l'identità una vergogna esistenziale.
Non si combatte la paranoia, i ricordi, l'orrore, il panico incontrollato. Ed ecco LORO, persone quotidiane, impiegate, conversano delle cose più comuni, di fronte al totem della foto, riempiendo cicche sulla testa, sulla mia testa, io sono un posa-cenere, in quel momento, la mia mente arde.
Distaccato dalla civiltà, dopo ore di guida, in mezzo a luoghi ignoti e desolati, ritorno alla civiltà,a pochi metri, il centro commerciale di casa, più vicino il fabbriccone magazzino dove stanno gli "eletti".A Matrix ce n'era uno solo, qui circa ottocento, molti dei quali con disturbi mentali.
La guardia è gentile, annuncia il ritardo del dottore per la catena dei colloqui, "se credevi d'esser solo, hai sbagliato indirizzo, la processione è iniziata da stamattina e terminerà stasera".
Di ciascuno un dossier alto diversi decimetri,fatto di fogli laminati di un millimetro, lettere, ordini di servizio, valutazioni, documenti, note, etc...Sanno tutto di te, tu non sai quasi nulla di loro.
"Se fossimo stati in America, le stragi avvenute in questo luogo...si conterebbero nell'ordine di centinaia, invece, qui, regna una calma, una rassegnazione, un indifferenza, arde solo il posa-cenere...poi si chiedono perchè la gente fuma?".
Mi richiudo nel travestimento, pregando solo di non incrociare nessun sguardo conosciuto, di passare per un anonimo corriere o parente o visitatore...
"Ecco il dottore l'aspetta...prima scala a sinistra, primo piano, poi a fianco dell'ufficio...Legale",
ed ecco sai che sei arrivato al tempio di meg@azienda.
Così perso, arrivo, esce e viene incontro, non lo riconosco per tre, quattro secondi, mentre mi chiama per nome e si ricorda benissimo chi sono. Il registratore è già partito,link embedded per futura assicurazione.
Ed ecco chi era D.R. , calmo, gioviale, scivola dall'open space in una sala riunioni, mentre 5 impiegati sono alla loro postazione pc.
Provo ad avere un aspetto normale, non ho più cappello, occhiali, sciarpa, cappuccio, ma il volto rosso come uscito dall'inferno dell'intemperie, freddo e vento.
"Ah anch'io sono entrato come lei, temporaneo e precario, poi ..." la sequenza, la carriera", le sigle, "so cosa vuol dire i primi mesi....Poi ora sono un quadro, un dirigente...certo ho avuto fortuna, conosciuto persone....".

Già i primi mesi...ma sono sempre i primi mesi, anche dopo anni, per alcuni, sono sempre i primi mesi, ....
Il suo entusiasmo e tono conciliante, poi svela, "siamo dello stesso anno come potevo dimenticarmi ? Si trova bene a ...? " improvvisamente non capisco se sono in direzione o in una soap opera,"boat people", la gente della crociera è allegra mentre la nave affonda.
Vuole convincermi che sono in un luogo ameno,... si a-meno zero, "Guardi io ho più stima di voi che siete a contatto col territorio, avete il device, siete l'interfaccia con i clienti, fate un lavoro delicato, che quelli del centro magazzino....quelli fanno un lavoro da SCIMMIE".
Gli eletti sono delle scimmie ? Bestemmia.
Manipolazione delle realtà aziendali, trucchi ed artefici e raggiri.
Mi ricorda un noto dirigente, disse che il suo lavoro, pagato alcuni miliardi, fosse di merda, meglio l'operaio....
Nel centro magazzino, solo gli eletti, i figli dei figli, i parenti di, alcuni vincitori di,alcuni stranieri,conoscenti di,i fortunati, quelli con problemi mentali, in recupero da droga, in distaccamento da altre sedi, parcheggiati da altri enti, una fauna umana innumerevole...eccetera...delle scimmie ?
Si,aveva detto  scimmie, probabilmente felici. Lo stupore.
Dopo aver decantato il lavoro schiavizzato, fece le ipotesi del caso;" lei non è più tanto giovane, ora c'è una grande crisi, consideri questo lavoro come un altro....Vuole cambiare sede ? Allora noi metteremo a casa dal centro (numero), cassa integrazione per...poi ridurremo di ...unità, quelle città..." mi svela il piano di tagli del personale con numeri raccapriccianti.
"Nel suo distaccamento" (punitivo) "invece allargheremo le zone di competenze..." cioè tradotto l'inferno si allargherà, non saranno più 35-40 km di raggio operativo, ma forse 60, 70 km.
Tradotto: se prima ci mettete due o tre giorni, ora completerete il lavoro in una settimana forse.
"Non venderete l'intero settore ?" chiedo. Sorride, poi confessa, "questo và al di là delle mie competenze, sono strategie nazionali prese in sede centrale a Roma e politiche".

"Se lei volesse terminare oppure a causa del lavoro soffrire un esaurimento, allora c'è questa possibilità ora , un offerta, aperta a tutti, l'accordo, una buonauscita, un aiuto per i primi mesi, si firma in sede confederale,..." . alla richiesta di quantificare, magicamente appare sul tavolo vuoto di formica marrone, una calcolatrice dedicata allo scopo, tasti premuti, display non visibile, funzioni.
"Vediamo...lei ha incassato tremilacinquecento netti, significa che ne deve a NOI, settemila..."
(ovvero circa sei mesi di lavoro schiavizzato), "Se firma, posso darle diciotto mila, meno ...meno...meno...percentuale di....poi contributo di...per...diviso...hmn, circa ottomila, si allora guardi....posso darle...hmn, ma sì,...ventimila, rifacciamo il calcolo....".
Ero un articolo, basta.
"Fino a quando è valida l'offerta?" (si stava parlando del supermercato discount?)
"ah questo scivolo è valido al massimo fino al 31 Marzo..." "Poi?" "ah poi...nulla, di solito accordi come questo ci sono ogni due anni, l'ultimo uscito l'anno scorso...forse se ne parla nel 2014"
"posso chiedere...." "No, secondo il regolamento non può chiedere ne questo ne quello, niente trasferimenti,orari, funzioni, nessuna altra possibilità...Quello che chiede è riservato ai sottoscrittori del precedente accordo n. bis, in deroga al contratto comma 1 etc.."
"vorrei una copia del regolamento...così per sapere...cosa succede se.se per esempio scompaio....."
Sorride per un attimo, " Ah certo, deve chiedere al dottor M., sez P, stanza 902, interno 12.
Certo se poi lei pensa di sparire in India, è una scelta sua, NOI non la cercheremo, però, non potrà più tornare in Italia, perchè la prosecuzione legale d'ufficio è automatica e il debito con Meg@zienda sarà notevolmente aumentato da interessi, si aggiungerà una causa civile per danni e poi anche causa per abbandono di servizio immotivato e questo sarà oggetto di causa penale, quindi si ritroverà con tre cause esecutive, non le consiglio, tanti soldi da rimborsare all'azienda più di quanto possa aver guadagnato....".Confisca dei beni a lei intestati.
Destinazione Alcatraz , arcipelago gulag, altri luoghi ameni come Dozza, Regina Coeli Amen, ora pronobis..(nomi di santi, peccato bestemmiare)... .
Ci fù una pausa, il discorso era stato come un rollercoaster, su e giù per le montagne russe delle possibilità, per finire alla condanna come la più semplice delle soluzioni.
Il volto bonario dell'azienda e il volto feroce, quasi statale e impersonale.
L'umanità e l'automa.
Concluse : "Ci pensi e rifletta....le do il mio numero dell'ufficio..".
Usci, mentre scendeva le scale, si mascherò, sciarpa, cappello, berretto, in una macchina indescritta, girò il viale, all'incrocio, testa bassa, accelerò al verde, nessuno l'aveva riconosciuto, spense il registratore.
Arrivò a casa,  apri la porta e come fosse una cosa normale,le lacrime in automatico, incontrollate, iniziarono a scorrere, poi urlo per mezz'ora finchè la rabbia si acquietò in un ultimo respiro profondo.La paranoia dell'ubiquità di meg@zienda oramai ricattato e annullato, il rimpianto per tutte le aziende normali, i lavori normali.
Fuggire con un mezzo pubblico non registrato, come una corriera, dopo aver trasferito i fondi in una banca europea,poi trasferimenti su altri conti estero su estero, cambiare identità, nome e cognome, abbandonare tutti i contatti, internet, svanire nel nulla. Morire per rinascere.Abbandonare l'orrore e l'errore e il passato.Il peccato originale,nascere per sbaglio in una nazione con  una fede sbagliata nell'aspirare ad una vita normale.Svanire nel nulla, la conclusione.