domenica, febbraio 24, 2013

Under Election, n.2 la saga continua

Il blog ha ricevuto numerosi insulti e richieste di rettifiche, pertanto pubblica un'altra lettera di un altro lettore elettore; sperando che il clima si abbassi ancora e l'era glaciale presente
nel paese, l'immobilisimo arrivi al punto critico di rottura del ghiaccio.


Caro Blog,

Vivo da mesi con ansia questo travagliato periodo, sono un lettore di sim card, CD ROM, contenuti digitali, giornali on-line, streaming audio-video, ma resto un elettore INDECISO
e non decisivo con il mio UNO, ONE,один голос,  vote.
Così vengo inseguito da immagini orripilanti sullo schermo, dentro casa, monologhi di vecchi, presentatori truccati, ad ogni ora, in radio, su messaggi, su web, la realtà moltiplicata, il sogno di essere ovunque, ubiquità, il dubbio di avere il TV rotto quando la stessa faccia appare su 1,2,3,4,5,6, canali, la chiamano democrazia....
Persino dopo chilometri di bianca e innevata campagna, ascolto voci del sud con commenti e discussioni su ciò che ieri in messaggi video ubiqui è stato detto, tutto si ripete e ripete.



Erano responsabili per tanti anni, presidenti, ma se verranno ri-eletti, cambieranno le cose che non hanno mai cambiato, solo se si farà la croce nella casella giusta.
C'è chi parla di "scelta utile" e "voto disperso",un altro modo per dire "non votate loro",  quasi quasi è meglio che scelgano loro che cosa votare o votarsi da soli, nel sistema elettorale auto-soddisfacente.
L'ipocrisia del "voto utile".
Nella mia memoria di massa raccolgo deliri, li registro, una faccia nota ripete che restituirà anche le tasse versate e le abbasserà, saremo felici, se lui ritornerà, per l'ennesima volta.
L'altro promette un nuovo corso, l'altro la parità, l'altro la giustizia, il flusso ininterrotto delle promesse, che s'infrange sulla realtà.
Sono scomparsi da mesi sullo schermo, le facce dei lavoratori licenziati o in cassa,  i problemi di salute, il blocco del traffico,l'inquinamentoi,la crisi dell'edilizia, l'inflazione, il debito pubblico, la disoccupazione, i giovani e le pensioni, questi e gli altri,per lasciare il posto,alle promesse e ai sogni.
Promesse e promesse, le loro facce, promesse condizionali, "Se noi ...vinciamo (al potere) ...allora..",così la realtà è scomparsa.
Non lo dicono, ma sono solo numeri, cercano solo numeri, come sono numeri le persone, i soldi che verranno, il cannibalismo che praticheranno sull'ultima polpa rimasta, come sciacalli per pagarsi i loro benefici, lo status, mentre l'organismo intero decade, senza nuovo sangue, idee, nuova economia.
La sete di potere forse il desiderio più forte, anche quando la nave affonda vogliono improvvisarsi comandanti, anche su un cadavere vogliono comandare.
Esercitano il loro potere con l'ubiquità della loro presenza; spegnere  o cambiare canale, un atto d'eroismo.
E' passato il sabato del "silenzio elettorale", la domenica sacra del voto, per chi ci crede e per chi l'obbligano a crederci, imponendogli il giorno di riposo.
Si tornerà ad eleggere presto, un nuovo, ultimo pronostico, nell'irresponsabilità di massa c'è la democrazia ?
Libertà nella quantità? Paura di una nuova dittatura? Paura della continuazione della dittatura degli imbecilli.

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