Fin da bambino, essendo un maschietto, guardavo stupìto le vostre facce un po' colme di rughe,la vostra voce roca, il vostro fiato maleodorante, i vostri vestiti fuori forma, le innumerevoli imperfezioni del tempo, la Befana per sua natura supera i 35 anni anni di età.
Non è un vanto , non è una vergogna i segni del tempo, adesso il nostro governo vi ha allungato la vita, non andrete nemmeno in pensione se non avrete la scopa rotta e l'impossibilità di deambulare,se non avrete versato più di 40 anni di contributi e superato i 67 anni di età.
Non credevo d'adulto di convivere con tante befane al lavoro, non si alzano da terra ma portono il genere umano in basso, sono prive di fantasie, metodiche, ordinarie, spesso con gli occhiali, incomprensibili.
Giudicano gli altri, sanno dispensare buoni consigli purchè non siano obbligate a mettervi mano e prendere responsabilità.
Hanno perso il sogno del principe azzurro, così le loro conversazioni sono piene dei buoni spesa alla cooperativa, dei viaggi dai parenti, delle scarpe, degli scatti d'anzianità, dei movimenti interni alla meg@zienda, delle cene in pizzeria e del fine settimana, della TV.
Col tempo sanno distinguere un passero da un'aquila, ma non sanno cogliere ne l'uno ne l'altro, così restano a guardare per poi criticare tutto e tutti. Credono di essere buone e generose, oneste e premurose, ma non sanno più sognare ed entusiamarsi e hanno trasformato la loro pigrizia nella fede cieca in virtù acquisite.
Portano nei loro sguardi melanconici il senso del tempo passato, la tristezza in alcuni casi di non aver famiglia o figli o la casa al mare. Mantengono la fede incrollabile nel cartellino da strisciare, nel posto fisso e in un sospiro, -Ancora qui, ancora oggi e poi domani in ferie e riposo-.
Sono esseri dalla lunga sopravvivenza, più "forti" degli uomini biologicamente, più indifferenti ai principi quindi sopravvivvono molto bene in aziende e meg@ziende .
Quando hanno una piccola responsabilità, tremano come vetri e il carattere diventa spigoloso come lo scalino appena inciampato, mostrano tutta la loro freddezza e limite di carattere, ma alla fine giustificano se stesse sempre, "siamo donne".Una patente per guidare le scope e le scelte assurde.
Un consorzio, una lega pronta ad unirsi ad ogni aggressione casuale di maschio fuori branco, non importa l'oggetto, la ragione del contendere, la befana ha sempre ragione o almeno ci crede.
Di solito hanno avversità per la tecnologia, le lingue, la logica, la creatività, tutto ciò che non è immediatamente comprensibile e pratico.Credono nel passato e nel suo ritorno, come quando
ogni 6 Gennaio ritorna la loro festa.
Fatevi coraggio, care befane, siete la maggioranza, state determinando il destino di altri milioni d'individui che non la pensano come voi, non sono come voi, ma soprattutto non condividono la stessa visione di futuro."
N.B Il blogger ha raccolto questa lettera indirizzata alle befane di... ma non condivide nessuna parola scritta e chiede scusa a tutte le signore che caso mai leggeranno ; ha pubblicato tale lettera solo come testimonianza,in nome del pluralismo, della democrazia.
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