Considerazioni da visual board:
(Non chiedo di leggere i dettagli interi di questa rappresentazione, ma un paio di riquadri, forse coincidono con il mio personale sguardo alla vita).
Il vecchio cliché dell' "american way of life" in frantumi con la crisi e le immagini così parallele alla crisi del '29, oggi contemporaneo , sono apparsi sui media, in Italia, uno stillicidio quotidiano. Parlare di felicità oramai sembra "osceno".
Ciò che appare nei media, non è la vita dei singoli, ma la vita "generale" di molti, forse dell'ipotetica
maggioranza che non vuole sembrare anonima e silenziosa, così affida ad interviste TV, giornali,
la propria disperazione, nella mai negata aspirazione a cambiare.
L'unico canale che sembra separato dal dramma dei comuni mortali, resta la pubblicità, l'advertising, dove è noto, il dolore non appartiene alla proiezione dei sogni e della felicità, infatti è alienata da tutto questo.
Il riquadro "PERMA" acronimo di Positive emotion,Engagement,positive Relationship,Meaning, Achievement, forse sempre esistito ma il contrasto con l'attuale, la crisi attuale, fà vacillare persone e valori acquisiti, scontati.
Il dolore è l'infelicità, l'incomprensibile non abbracciato dalla ragione.
Non c'è "Positive emotion", ne "Engagement" , ne positive Relationship, manca ed è negato il Meaning, prospettive nessun Achievement. La negazione di PERMA.
Non c'è solo dolore fisico, ovvio, dolore soggettivo, di coscienza, psicologico, morale o come lo si voglia descrivere, spirituale. Il sè negato, l'achievement mancato.
Questa acronimo può essere letto al contrario e il risultato dell'infelicità non cambia.
Resta agli uomini di buona volontà, non "give-up" (in bolognese, "dargliela sù") ,
persistere nella ricerca del risultato (achievement).
Quando la frase ripetuta da tanti canali, "giovani senza futuro", diventa ossessiva, che cos'è
il programma dell'infelicità (negazione del PERMA) una prospettiva alle nuove generazioni?
E' una descrizione o un programma da sottoscrivere ?
E' osservazione o invito alla sottomissione degli eventi?
Una distinzione impercettibile ma di enorme conseguenza e valore.
Combattere o accettare la resa ?
* * *
L'infelicità o la negazione del PERMA
Non mi riferisco a guerre o scontri fisici e verbali, ma a situazioni di ricatto, di lavoro, di soppravivenza, di scelte morali e dell'incoerenza quotidiana presentata come l'adattamento all'inevitabile.
Se esisto, se ancora ho una coscienza, combatto con tutte le mie forze e risorse disponibili.
Ho visto come un alieno la disperazione, le lacrime, poi la rabbia, rabbia quotidiana.
Non potete trasformare un gatto in un cane e viceversa, questo è contro natura.
Non voglio ridurmi ad un vegetale alterato da una meg@zienda, non accetto di
fare lo zerbino a funzionari di turno, non accetto i loro ricatti e vessazioni, non accetto di lavorare
straordinari non pagati, non accetto d'essere senza assicurazione, non accetto di essere responsabile ultimo delle loro disfunzioni. e disorganizzazion.
La meg@zienda fagocita i suoi membri come un attacco virale violento progressivo, le sue promesse e premesse sono false, credute da semplici innocenti sottoposti. Lo stipendio e il finto posto-fisso, il lavoro finto e le procedure dei moduli, i loro finti computer, le loro finte graduatorie e promozioni,la loro finta gerarchia militare, i loro finti regolamenti, la loro finta organizzazione.
La finzione è il collante di quelle realtà,scaffali grigi e scrivanie, timbri, l'ipocrisia il loro linguaggio procedurale, destinati nel futuro a scomparire o forse cambiare, travolti dalle nuove tecnologie.
Se loro sapessero cosa penso di loro, mi avrebbero già impiccato al palo portabandiera, l'ultimo elemento, il sottoscritto, non avrà pace finché meg@azienda non sarà che un orribile ricordo del passato senza ritorno.
Non sono estremista, mi sono solo trattenuto come ogni giorno, la rabbia è una straordinaria energia ed è PERMA-niente...
(Qualsiasi riferimento a nomi esistenti è casuale)